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Chi vincerà Sanremo 2025 secondo i giornalisti: media di tutti i voti

Anthony Festa 20/01/2025

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I giornalisti che hanno ascoltato in anteprima le canzoni del prossimo Festival della Canzone Italiana hanno le idee abbastanza chiare su chi vincerà Sanremo 2025. Tra i  big più apprezzati di quest’anno ci sono Olly, Giorgia, Lucio Corsi, ma soprattutto Simone Cristicchi, Brunori Sas e Achille Lauro. Facendo una media dei voti di alcune tra le maggiori testate giornalistiche, a trionfare sarà Cristicchi (con una media di 8,08), seguito da Brunori Sas con 7,75 e Achille Lauro con 7,47.  Per Davide Maggio invece ad alzare il leone d’oro sarà Olly (anche se il giornalista ha assegnato ottimi voti anche a Brunori e Cristicchi).

E secondo voi chi vincerà Sanremo 2025?

Chi Vincerà Sanremo 2025? Le recensioni sul pezzo di Simone Cristicchi.

“Con Ti regalerò una rosa aveva conquistato tutti. Ve lo diciamo: con questo brano lo farà di nuovo, e forse in un modo ancora più intenso. – si legge su Vanity Fair – Parla di quando i genitori diventano figli, di cura e di prendersi cura. Una lettera che ti arriva come un pugno. Al primo ascolto abbiamo pianto. Frase cult: «Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai»”.

“Con Simone Cristicchi esiste una certezza dai tempi della sua vittoria: si piange ascoltandolo. –  dicono su All Music Italia – Quando Sarai Piccola è la conferma della qualità immensa di questo cantore dei giorni nostri, penna sopraffina capace di regalare emozioni a perdifiato. In questo caso viene raccontata la storia di un figlio che diventa quasi genitore per la sua stessa madre, affetta da Alzheimer e che ha bisogno di cure e attenzioni costanti. Una madre che diventa figlia, un figlio che diventa padre in un gioco di ruoli che, purtroppo, tutti conosco con il passare del tempo e che Cristicchi racconta meravigliosamente, tristemente bene con l’aiuto anche della talentuosa Amara, compagna di lavoro e di vita. Premio della critica quasi assicurato? Probabilmente sì, è il miglior testo in assoluto e a mani basse”.

“Pagine di vita e pezzi di memoria. Intima e intensa. – si legge su Leggo – Diventare genitori della propria madre e restituire tutto il bene ricevuto. Il testo fa la sua parte, il resto lo fanno i fiati. Una poesia”.

“Cantautorato di pregio incentrato sulla figura di una madre, giocato su piccola nel senso di minuta, debole, fragile. – scrivono su Io Donna – La lettura sembra l’unica possibile, cioè quella di una demenza irreparabile. Straziante”.

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