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Bieber e Diddy, gli scoop di Fedez: “Le mie fonti riservate”

Anthony Festa 07/01/2025

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In questi giorni il caso di Diddy è tornato a far discutere dopo la denuncia fatta a Jay Z e l’annuncio del documentario The Making Of a Bad Boy e adesso anche Fedez si è occupato di Sean Combs, dei suoi party, di Justin Bieber e delle teorie del complotto. Nel suo nuovo podcast il rapper italiano ha riportato alcune confessioni private che una fonte attendibile gli avrebbe fatto proprio su Diddy e Justin (che pare di recente sia stato chiuso in una clinica).

Gli “scoop” di Fedez su Diddy e Justin Bieber.

“A conti fatti Justin Bieber non ha mai detto nulla a riguardo. L’unica cosa è che nel testo di Yummy, parafrasando direbbe di come è stato utilizzato dall’industria, ma in generale. Anche nel video musicale si capisce qualcosa, ma è sempre generico. Ed è indubbio che sia stato ses*ualizzato e inghiottito in un vortice che non gli ha fatto bene fin da quando era bambino.

Ho sentito delle persone che andavano a questi party qui e mi hanno detto delle cose. Non posso dire chi mi ha detto tutto, perché devo salvaguardare le mie fonti, ma mi hanno detto cose inerenti a quello che avveniva a quelle feste e rispetto al fatto che molte delle star di Hollywood che andavano a quei party, oggi hanno molta paura, perché pare che la condotta di Sean Combs fosse palese a tutti loro. Loro sapevano quello che lui faceva

Io ora vi leggo le mie notizie scoop. Ho le mie fonti, non vi dirò chi è. A me è stato detto questo da persone molto vicine ai protagonisti e informate: “Tutti sapevano tutto. Justin è in clinica da un paio di giorni. Diddy è un criminale molto serio, filmava e poi ricattava. The Notorious B.I.G. l’ha fatto fuori lui“.

Crossover inaspettato, anche se diciamo che Fedez non ci ha regalato proprio delle buste gold choc, ma se non altro abbiamo la conferma anche da “fonti” attendibili, che Diddy è giusto che stia dov’è adesso. Ora però voglio delle esclusive choc di Tony Effe su Luigi Mangione, su Tony, sfamaci e rispondi al “colpaccio” di Federico.

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