AresGate, la procura pronta ad acquisire i filmati del GF Vip e a convocare un altro gieffino

Continuano le indagini sulla morte di Losito e l'AresGate e ci sono delle novità.

14 Mar 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Tutti è iniziato il 21 settembre, quando l’allora Adua Del Vesco e Massimiliano Morra hanno fatto scoppiare l’AresGate parlando di Lucifero, di un suicidio, di una fuga notturna e una sorta di “setta”. I programmi di Canale 5 hanno subito parlato dell’argomento, ma sono sati censurati e in meno di 24 ore è sparito ogni filmato relativo a questo scandalo.

A riaprire il caso c’hanno pensato la procura di Roma e il pm Carlo Villani, che ha già convocato Rosalinda Cannavò e Gabriel Garko per parlare del giallo intorno alla morte di Teodosio Losito.

Adesso è Il Messaggero a dare qualche dettaglio in più sulla vicenda. Stando a quanto si legge sul noto quotidiano, i familiari di Losito avrebbero presentato un esposto ai pm chiedendo di fare chiarezza sulla scomparsa del produttore. La giornalista Michela Allegri ha anche scritto che l’inchiesta per istigazione al suicidio di Losito, potrebbe estendersi ad altri fronti, come il clima all’interno della Ares. Tarallo (che ha denunciato Rosalinda) intanto avrebbe chiesto al pm Villani di essere ascoltato per poter raccontare la sua versione, l’uomo sarebbe addirittura pronto a mostrare i messaggi del compagno scomparso e anche l’ultima lettera scritta come addio.

AresGate: dal GF Vip alla procura…al GF Vip.

Secondo Il Messaggero il pm potrebbe acquisire i filmati della casa del GF Vip, per cercare dettagli sul caso, magari audio non andati in onda. Prima dei video della casa di Cinecittà sembra che in procura arriverà anche Massimiliano Morra, che nel reality di Canale 5 aveva supportato Rosalinda sull’AResGate, ma che fuori dalla casa del GF ha dichiarato: “Tante cose sono arrivate in maniera distorta. Devo tutto alla Ares. Sono persone che mi hanno creato dal nulla. Ho reagito così perché da un momento all’altro sono stato allontanato e non ho più lavorato senza conoscere i motivi. Questo mi ha portato a un malessere interiore che mi ha provocato depressione e attacchi di panico“.

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