Urtis si commuove per le parole del padre: “Non ha mai accettato la mia omosessualità”

31 Gen 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Urtis ospite di Silvia Toffanin

Al GF Vip 5 Giacomo Urtis ha parlato della difficoltà che sta affrontando con suo padre, per fargli capire la naturalità della sua omosessualità. Il chirurgo ha incontrato il papà nello show di Signorini, ma l’uomo (seppur affettuoso con il figlio) ha iniziato a chiedergli di tutte ‘le belle ragazze della casa’,

Ieri a Verissimo Urtis è tornato a parlare del suo coming out e di quando ha capito di essere gay: “Sono stato fidanzato per anni con una ragazza, circa 13 anni siamo stati insieme. Nei paesi c’è il battesimo, la cresima e il matrimonio, c’è quello e devi fare quello. Sei inquadrato in uno schema, senza dare retta ai sentimenti, non ascoltavo la mia parte interiore. Poi iniziando a lavorare in città come Roma o Milano sono riuscito a capire quello che ero e volevo. Così ho lasciato la fidanzata e ho detto ai miei della mia omosessualità. Mio padre non accetta il mio orientamento, ancora ora mi chiede quando mi sposerò. Lui vorrebbe avere un nipote. Però oggi potrei avere dei figli anche da gay, e io voglio un figlio l’anno prossimo“.

Urtis, la lettera del padre di Giacomo a Verissimo.

“Caro Giacomo, lo sai che per mio figlio desideravo una vita diversa da quella che hai. E forse per questo motivo per tanto tempo ho faticato a comprenderti. Ho fatto tanta fatica perché la tua anima abita in una casa dove a me non è dato di entrare. Sono un padre di 50 anni fa e noi non siamo stati educati ad esprimere i nostri sentimenti. Sono sempre stato dalla tua parte, ma forse non te l’ho dimostrato come avresti voluto. Il mio Giacomo è un uomo coraggioso, a dispetto della sua sensibilità, una persona che non ha problemi ad esporsi anche se sa che verrà ferito. Poi il mio Giacomo è intelligente e visionario e vive la vita in modo vorace, nel senso che patisce l’attesa, il tempo che è necessario per realizzare ciò che ha già dipinto nella sua mente. Ti voglio bene, tuo padre”.

Non proprio un mea culpa per l’assurda chiusura sull’omosessualità del figlio, ma queste restano comunque delle bellissime parole. Sono sicuro che questo padre non avrà problemi a fare da nonno ad futuro figlio di Urtis (anche se non sarà frutto di una coppia etero).

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