Stroncatura della Ferragni a La Vita in Diretta: interviene Matano

28 Dic 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

La stroncatura per Chiara

Ancora una volta a La Vita in Diretta hanno affrontato il caso del pandoro di Chiara Ferragni (che paga il fatto che durante le feste nessun personaggio rilevante abbia fatto uno nuovo scivolone così da far dimenticare il suo). In studio c’erano Antonio Caprarica, Silvana Giacobini, Ricky Tognazzi e Simona Izzo e proprio da quest’ultima è arrivata una secca stroncatura per l’imprenditrice digitale, ma più in generale per il mondo degli influencer.

La Vita in Diretta, il caso Ferragni: stroncatura della Izzo e riflessione di Matano.

Alberto Matano ha aperto lo spazio dedicato al Pandoro Gate con una sua personale riflessione: “Io vorrei fare un ragionamento su cui ho pensato. Il mio parere su questa situazione è molto semplice. È che noi passiamo dall’incensare ed elogiare un personaggio, al sottolineare la caduta rovinosa. Ok, è evidente che qui un errore c’è stato, ma non ci può essere però una via di mezzo? Dobbiamo passare necessariamente da un eccesso all’altro? Questa a me sembra quasi una nostra abitudine“.

Poco dopo però è arrivata la stroncatura di Simona: “Attenuante perché ha donato un milione di Euro? E allora? Per lei non sono niente! Lo dico perché li guadagna con una facilità assurda. […] I social crolleranno? Ma sì, sono carriere fondate sul niente, fondate sull’apparenza. Quando c’è il vulnus… […] Le carriere sui social? Bisogna essere molto belle, avere una madre molto mediatica. Perché la mamma delle Ferragni è una stilista ad esempio. Lei è la donna che ha creato la fortuna di sua figlia. Sì è una scrittrice, ma anche stilista. Tanto è vero che la ragazza è cresciuta su internet, è sempre stata fotografata da quando era piccola. Però sono carriere fondate sul nulla, mi dispiace, ma è vero!

Alberto Matano è intervenuto per cercare di alleggerire il clima: “Aspetta però, perché in realtà qui c’è una grande capacità imprenditoriale. Perché lei ha percepito quello che sarebbe poi stato lo sviluppo dei social e dei media in generale. Non si tratta di una cosa così semplice“.

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