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Simone Bilardo: “Tumori al cervello, ho due anni di vita” – il messaggio potente del giovane

Anthony Festa 22/09/2025

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Luca Casadei lo scorso 12 settembre ha dato spazio nel suo podcast One More Time ad un ragazzo con una storia particolare, che ha dato un messaggio potente. Simone Bilardo, ha spiegato di come la sua vita è cambiata da quando i medici nel 2023 gli hanno detto che se ne sarebbe andato entro due anni. Il giovane influencer e imprenditore ieri è stato ospite da Caterina Balivo a La Volta Buona e ha raccontato nei dettagli quello che è accaduto.

Nel 2021 dopo una gara in bici, Simone Bilardo è caduto e dopo dei controlli effettuati in ospedale ha scoperto di avere ben due tumori al cervello, uno maligno e inoperabile tra l’occhio e l’orecchio e l’altro nella parte posteriore del cranio, ma benigno: “I medici nel 2023 mi hanno asportato un 95% del tumore benigno. Questo maligno purtroppo cresce in fretta e nel 2023 mi hanno dato due anni di vita. Siamo nel 2025, ma io sono ancora qui Purtroppo dopo l’ultima risonanza mi hanno detto che il tumore benigno si è riattivato. Il tumore ha cominciato a ricrescere, ne avevano sportato il 95% e purtroppo quello che è rimasto si è riattivato, ha ricominciato a crescere. A ottobre capiremo se effettuare o meno un’altra operazione. Da due mesi e mezzo ho deciso non solo di andare negli ospedali ad aiutare pazienti terminali e addirittura lo staff, ma anche di aprirmi sui social“.

 

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“La diagnosi dei due anni di vita è stata una notizia forte”.

Il ragazzo ospite di Caterina Balivo ha anche ricordato com’è stato sentirsi dire di avere solo due anni di vita: “Non è stata una bellissima notizia, ricordo ancora quel momento. Ero con la mia compagna, che adesso è mia moglie. All’inizio mi ricordo che siamo stati fuori dall’ospedale per più di due ore, imbruttiti, abbiamo provato tanta rabbia e la frase più frequente era “perché noi? Noi siamo così solari, così presi bene, ci amiamo così tanto, abbiamo una vita magnifica, perché proprio noi? Dove abbiamo sbagliato?”. E in realtà subito da quel momento abbiamo deciso di tirarci su le maniche e combattere questa cosa. C’è stato un periodo dopo che è durato qualche mese, dove io cercavo di essere forte per Silvia e lei cercava di essere forte per me, ma poi in realtà nascondevamo un po’ le nostre emozioni e io ogni tanto crollavo“.

La Balivo ha chiesto al suo ospite se ha mai pensato di lasciare la sua compagna per non farla soffrire, ma lui ha spiegato che il sogno in comune con la sua Silvia era quello del matrimonio: “Tanti mi hanno detto “ma quanto sei crudele a obbligare Silvia di sposarti dopo 14 anni, è un destino così triste no?”. Io vado in psicoterapia oncologica e mi hanno detto c”os’è che desiderereste tu, ma soprattutto Silvia?”, è quello di sposarci, di stare insieme, di lottare insieme a questa battaglia. Insieme da 14 anni!“.

 

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Il messaggio di Simone Bilardo.

Simone Bilardo ha anche voluto lanciare un bel messaggio, la sua storia infatti potrebbe essere un esempio e dovrebbe spronare anche chi non è malato: “Sapere quando te ne andrai è strano. Ho chiesto ai miei follower: preferireste sapere di avere un tempo stabilito di tempo di vita o no? Il 75% ha votato per il “saperlo”. Quindi il mio messaggio è chiaro ed è rivolto a tutti, non solo ai malati terminali, prendete la mia situazione, usate la mia campanella d’allarme per prendere in mano la vostra vita. Cambiate le cose, mi rivolgo a chi è in una relazione tossica, fa un lavoro che non lo fa stare bene, si arrabbia per tutto, insegue un sogno che non è il suo, ecco, date una svolta. Cambiate la vostra vita anche senza una prognosi come la mia“.

Caterina Balivo ha poi chiesto al giovane se ci sono ancora speranze, visto che siamo nel 2025 e nel 2023 gli avevano dato due anni di vita. L’imprenditore ha detto che la sua speranza è la sua voglia di stare bene: “Io ho chiesto ai medici che mi curano come mai sono ancora vivo dopo due anni e se questo significa qualcosa. Il problema è che il tumore maligno è quello che cresce più in fretta ed è attaccato a una delle vie principali che porta il sangue al cervello è davvero inoperabile e tanto raro, uno su 100.000 persone che hanno un tumore al cervello. Quindi ci sono pochissimi casi da analizzare. Io però non mi fermo. La speranza? Diciamo che è la mia volontà di stare bene, la mia positività e la mia serenità“.

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