Serena Enardu sbotta: “Porto il telefono in procura!”

Serena Enardu reagisce agli attacchi dopo le storie con la bandiera nazista.

18 Ago 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

La settimana scorsa Serena Enerdu ha pubblicato su Instagram le foto e i video della torta di compleanno di un’amica su cui sopra c’era una svastica nazista. L’ex gieffina e sua sorella Elga si sono scusate con i loro follower.

“Se, in qualche modo, abbiamo toccato la sensibilità di qualcuno chiediamo scusa. Assolutamente. Perché siamo state superficiali anche noi a non renderci conto che era un contenuto che non andava postato. Però, a volte, ci sono dei momenti di leggerezza e non sempre si pensa proprio a tutto.

Quindi ribadiamo le nostre scuse e ci dispiace che la notizia sia stata strumentalizzata, come sempre, da alcuni blog che hanno voluto descriverci nel modo più comodo per loro, perché la notizia fosse così interessante, però purtroppo non è così”.

Quindi loro non si sono accorte della svastica, ma noi blog brutti e cattivi abbiamo strumentalizzato la storia e le abbiamo descritte come ci torna più comodo? Io direi che con quelle storie Elga e Serena si sono descritte benissimo senza l’aiuto di blog e portali vari.

Ma come se non bastasse ieri l’ex concorrente del GF Vip ha minacciato querele.

“Ero in ferie e volevo stare calma, e invece c’è questa situazione è alquanto assurda. Però le cose non mi scivolano addosso. Mi si girano le scatole. sSono stata appellata ignorante, in mille modi da giornalisti, influencer, laureati che probabilmente prima di aprire la bocca non hanno dato neanche una lettura alla legge perché io non ho commesso alcun reato ma ne ho subiti diversi. Io non starò ferma a guardare. Le persone mi dicono ‘stai tranquilla che tra poco non se ne parlerà più e succederà altro’. No, non mi va bene, perché non ho commesso reati.

Io sono vittima di reati. Persone che hanno innescato tutto, poi c’è chi mi insulta, chi mi minaccia di morte. Quelle persone stanno commettendo un grandissimo reato.Io adesso interrompo le mie ferie e mi dedicherò a guadagnare qualcosa da voi perché non esiste, non è giusto, che la stampa, che le persone aprano bocca e mi appellino come ignorante quando i primi ignoranti siete voi. Lo dico ai giornalisti, agli scrittori ai direttori. Andatevi a leggere la legge e poi ci rivedremo sicuramente in un’altra sede. Il mio telefono finirà in procura. Se continuate per me sarà un vantaggio”.

Ma chiedere scusa e allontanarsi qualche giorno dai social faceva brutto?

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