Selvaggia Lucarelli svela perché Milly Carlucci non l’ha protetta

30 Dic 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Selvaggia Lucarelli

Selvaggia Lucarelli in queste ultime settimane ha più volte sottolineato – quando direttamente, quando indirettamente – che nessuno a Ballando con le Stelle l’ha mai difesa neanche di fronte alle offese. Nessuno, conduttrice compresa. Il ruolo di Milly Carlucci è sempre stato super partes ed anche davanti alla T di Iva Zanicchi non ha aperto bocca. Qualche settimana fa al Corriere della Sera la stessa conduttrice ha infatti confessato: “In questo gioco io sono terza, non tocca a me fare la reprimenda, sono bravi a vedersela tra loro”.

Dichiarazione commentata anche da Selvaggia Lucarelli che – sempre al CorSera – ha aggiunto:

“Se pensavo di venire protetta? No. Dopo un po’ che lavoravo a Ballando ho capito che lì sono considerata un utile errore nella matrice, ma non parte del cast da proteggere. Mi dispiace perché io invece ho sempre giocato dalla parte del programma, mi spendo molto e non ho paura di inimicarmi il pubblico, cosa di cui chi fa tv nazionalpopolare ha il terrore”.

Parole forti, ma nonostante questo non ha ancora preso le distanze dal programma.

“Se torno anche il prossimo anno? Non lo so. Siamo rimasti d’accordo che ci sentiremo a gennaio. E comunque io non ho mai avuto contratti vincolanti per più di un anno a Ballando, rinnovati talvolta alla vigilia del debutto. Per vigilia intendo il giorno prima”.

Selvaggia Lucarelli, il futuro a Ballando con le Stelle

Insomma, a gennaio Selvaggia Lucarelli e Milly Carlucci valuteranno il da farsi in merito alla diciottesima edizione di Ballando con le Stelle, ma com’è già preannunciato la decisione finale la giudice la prenderà all’ultimo. Qualche giorno fa, però, fra le pagine de Il Fatto Quotidiano, la Lucarelli ha detto che la produzione le ha già confermato che lato loro lei è rinnovata.

So che per loro sono riconfermata perché lo hanno comunicato al mio agente, io credo si debba ragionare su quello che è successo. In ogni caso, è meglio non lanciarsi in sentenze definitive perché si finisce come quei politici che annunciano il ritiro in caso di sconfitta alle elezioni e invece non si ritirano mai”.

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