Rosalinda Cannavò parla dell’AresGate e confessa: “Ho paura di tornare a casa, temo possa succedermi qualcosa”

30 Giu 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Rosalinda Cannavò Il bianco e il nero

Rosalinda Cannavò ieri sera è stata ospite da Gabriele Parpiglia su Live-Now dove ha parlato del suo passato nel team di Alberto Tarallo, dell’AresGate e di Gabriel Garko, il fidanzato copertina affibbiatole dall’agenzia.

Il peso di tutte quelle menzogne mi ha soffocato e mi ha spinto nel più profondo” – ha confessato Rosalinda Cannavò – “Ho sofferto di disturbi alimentari e di anoressia e non lo nego, ho pensato varie volte di togliermi la vita. Quello è stato il periodo più brutto della mia vita. […] Questo periodo di massacro mediatico post GF Vip mi ha un po’ catapultato in quel passato“.

Rosalinda Cannavò: “Temo possa succedermi qualcosa”

L’ex gieffina ha poi parlato dei compromessi che avrebbe dovuto accettare per diventare un’attrice di fiction Mediaset.

Ero una ragazza con un grande sogno ed ho accettato dei compromessi. Però avevo paura perché allo stesso tempo mi veniva detto: se non fai così non riuscirai ad arrivare qui. Avevo paura che quello che mi era stato dato, potevano togliermelo all’improvviso. […] Quando ho raccontato di essere stata stuprata a 12 anni non sono stata creduta. […] Io porto avanti la mia verità, anche se ho paura e non volevo inizialmente venire qui. Ho paura di tornare a casa sono mesi che vivo con questa ansia. Temo che mi possa succedere qualcosa“.

E ancora:

Alla Rosalinda di 10 anni fa direi ‘che gran cogli*na!’, le cose però accadono per un motivo: ora ho capito qual è la mia missione nella vita, ho un progetto ed un obiettivo più grande. In quel periodo avevo annullato me stessa, ero quella che volevano gli altri, non quella che volevo io. Io ricordo la me di quel periodo e posso dire che senza il supporto di un team specializzato in disturbi alimentari, io non ne sarei mai uscita. Il momento decisivo è stata la morte di Teodosio Losito“.

L’AresGate è tutt’altro che morto. Ora con Massimo Giletti fuori uso perché ha lasciato La7, chi porterà avanti a livello mediatico queste indagini?

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