Roberto Ciufoli tira una frecciatina ai vecchi compagni de L’Isola dei Famosi e parla di Pino Insegno

18 Set 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Roberto Ciufoli

Roberto Ciufoli è stato uno dei naufraghi della prima edizione de L’Isola dei Famosi condotta da Ilary Blasi e fra le pagine del settimanale Vero ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Sono passati due anni da quell’esperienza ma beh, finché spillano tea avranno sempre spazio fra queste pagine.

“L’Isola dei Famosi? Mi viene fame solo a vedere le foto di quell’esperienza, che, comunque, è stata positiva, anche se sono dimagrito 17 chili” – ha esordito Roberto Ciufoli – “Mi era stato proposto di partecipare fin dalla prima edizione, avevo sempre detto no, poi ho deciso di farla per non morire di fame. Da due anni i teatri erano chiusi per la pandemia, il lavoro era scarsissimo. Il reality rappresentava l’unica forma di guadagno”.

E ancora:

“Ho resistito per ottanta giorni, fino alla fine, non è stato facile, ma ho testato le mie capacità e le mie doti di resistenza. Ho capito che è tutta una questione di testa, mi sono serviti anche gli anni trascorsi come boy scout. Sono tornato a casa con l’orgoglio dell’anziano, a L’Isola dei Famosi entravano più maschi alfa che zanzare, ma, dopo mezz’ora, questi ragazzi così muscolosi, senza telefonini e senza social erano morti. Io, che ho un’altra formazione mentale, sono riuscito a resistere, e non è un caso se ho fatto amicizia con un’altra concorrente, che aveva una formazione determinata da sportiva, Isolde Kostner”.

Roberto Ciufoli tira una frecciatina ai vecchi compagni de L’Isola dei Famosi e parla di Pino Insegno

Roberto Ciufoli non ha fatto nessun nome, ma i “maschi muscolosi” che sono entrati nel corso della sua edizione sono tre: Andrea Cerioli, Ignazio Moser e Matteo Diamante. A chi si riferiva? Nel dubbio, Ciufoli ha parlato pure di Pino Insegno, suo collega della Premiata Ditta.

“Le polemiche sul suo ritorno in Rai trovo che siano ingiustificate e strumentali, soprattutto quando vanno a toccare non il merito di un artista, che può piacere o no, ma altro. Non accetto il fatto che questi detrattori mettano un punto interrogativo da dove

Pino provenga, il suo passato parla, è storia. Sono polemiche studiate a tavolino e non vanno bene. Pino è un professionista, lavora con successo da 40 anni”.

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