Protesta alle Olimpiadi di Parigi: il Settebello contro i giudici durante l’inno e la partita

09 Ago 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Protesta Settebello

I giudici di queste Olimpiadi di Parigi hanno più volte penalizzato gli atleti italiani (e diciamolo!) e questa volta lo hanno fatto con il Settebello, ovvero con la squadra della pallanuoto maschile. I ragazzi però non hanno lasciato correre e hanno fatto una protesta contro i giudici. Lo hanno fatto sia durante l’inno di Mameli, sia durante i primi quattro minuti della partita contro la Spagna.

Durante l’inno di Mameli gli atleti uniti hanno dato le spalle ai giudici mentre durante la partita hanno giocato con uno in meno durante i primi quattro minuti. Gesti polemici nei confronti di chi, di fatto, ha ostacolato il percorso della squadra ai giochi olimpici.

La scelta di non far giocare un giocatore nei primi quattro minuti non è poi casuale, anzi. L’allenatore Sandro Campagna ha tolto proprio Francesco Condemi, il protagonista – suo malgrado – degli errori degli arbitri quando, durante i quarto di finale, è stato sospeso per quattro minuti e gli è stato annullato un goal che in realtà era valido.

Protesta alle Olimpiadi, cosa era successo contro l’Ungheria

La polemica fra il Settebello e i giudici è avvenuta durante i quarti di finale contro l’Ungheria. A fare un recap di cosa è successo in quell’occasione ci ha pensato DavideMaggio.it.

“L’Italia è uscita sconfitta ai quarti contro l’Ungheria ai rigori, ma a pesare sono state le decisioni degli arbitri: il rumeno Adrian Alexandrescu, il montenegrino Valesin Miskovic e, al Var, l’australiano Nicholas Hodgers. Nei tempi regolamentari, Francesco Condemi segna la rete del 3 a 3, che clamorosamente non viene convalidata bensì trasformata in un presunto gioco violento dell’azzurro che porta a svarioni a catena della giuria: gol annullato, rigore per l’Ungheria ed espulsione di 4 minuti per Condemi. Il primo quarto di gara viene così palesemente condizionato. Poi la partita va avanti, con l’Italia che tiene e l’Ungheria che si rifà sotto, fino al 12 a 10 in suo favore dopo i rigori”.

 

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