Pomeriggio 5, il motivo dietro all’addio della d’Urso: “Non c’entra il trash”

03 Lug 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Pomeriggio 5 il motivo dell'addio

Sabato scorso è arrivata la busta gold choc (e anche brutta, brutta, brutta) che annunciava l’addio di Barbara d’Urso a Pomeriggio 5. Un comunicato abbastanza stringato in cui si dichiarava che la conduttrice non avrebbe più presentato il programma pomeridiano di Canale 5. Sui social hanno fatto mille ipotesi e teorie per questa strana decisione, ma Dagospia ha assicurato che la ‘pulizia dal trash’ non c’entra nulla (anche perché ormai la trasmissione – purtroppo – era assolutamente priva del sano trash che tanto ci piace e che apprezzano milioni di telespettatori che guardano Canale 5).

Pomeriggio 5, i retroscena di Dagospia.

“Barbara “col cuore” finisce ai giardinetti – come dago–anticipato, Pier Silvio Berlusconi mette alla porta la d’Urso: quella che per anni è stato considerato un pilastro di Mediaset, s’è vista chiudere due programmi in pochi mesi fino all’addio al pomeriggio di Canale 5. Pier Silvio vuole ripulire il biscione dal trash? Non proprio visto che manda in onda “Temptation Island”: la verità è che la d’Urso non portava più a casa i numeri”.

Che si tratti solo di numeri però mi pare strano, visto che l’ultima edizione del programma di Barbara ha avuto una media del 16,10% di share, superiore a quella del 2022, del 2021 e del 2020 e tutto con uno studio piccolissimo senza pubblico e ospiti e iniziando quasi 30 minuti dopo il diretto competitor.

Bianca Berlinguer e le ipotesi di Aldo Grasso.

E a proposito di novità a Mediaset e di ascolti, Aldo Grasso si è interrogato sul motivo dell’interesse del Biscione per Bianca Berlinguer e il suo cartabianca.

“Quello che mi è difficile capire è l’affaire Berlinguer. Gli ascolti di «#cartabianca» non sono mai stati esaltanti e il programma è quello che è: mezz’ora di chiacchiera da osteria per sciogliere la conduttrice (molto rigida, incapace di improvvisare), la grave responsabilità di avere ospiti come Alessandro Orsini («bisogna avere il coraggio di ammettere che Putin ha già vinto»), una certa simpatia per le battaglie dei Cinquestelle, una spiccata supponenza e poco altro.

Forse a Mediaset interessa il brand che la conduttrice si porta dietro o forse il progetto è di sostituire D’Urso con Berlinguer. Qualcuno potrebbe sostenere la tesi che, in fondo, le due si equivalgono, in quanto a conduzione. Non lo so, so solo che da giorni mi interrogo sul perché una rete dovrebbe fare i ponti d’oro a un talk modesto come #cartabianca”.

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