Pio e Amedeo: “Siamo favorevoli alle adozioni gay, non siamo omofobi”

02 Giu 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Pio e Amedeo parlano di diritti gay

Nella puntata di ieri del Maurizio Costanzo Show Giuseppe Cruciani – come ogni settimana – ha diviso tra buoni e cattivi alcuni personaggi ed eventi degli ultimi giorni. Tra le cose positive il conduttore ha inserito l’approvazione delle adozioni gay in Croazia. Subito dopo aver scritto sulla lavagna, Cruciani si è rivolto a Pio e Amedeo lanciando una frecciatina: “Tra i buoni metto una cosa che riguarda Pio e Amedeo che sono molto amati dalla comunità omosessuale. Comunque qui inserisco la Croazia, perché hanno appena detto sì alle adozioni gay“.

Pio e Amedeo hanno applaudito alla notizia e si sono detti favorevoli alle adozioni per le coppie omosessuali: “Questa cosa è giusta, noi siamo assolutamente d’accordo. Perché non dovremmo esserlo scusa? Ci sono così tanti bambini che vogliono essere adottati. La cosa nostra che ci hanno etichettato come contrari è stata strumentalizzata. Come se servisse a qualcuno mettere tutti contro tutti. Noi ripetiamo che il linguaggio non è importante quanto l’intenzione e la cattiveria che c’è dietro“.

Tutto molto giusto, anche se personalmente ritengo che anche il linguaggio sia molto importante e che certi termini non facciano mai ridere, al di là dell’intenzione.

Pio e Amedeo: “Non siamo omofobi”.

Non è la prima volta che i due comici rifiutano l’etichetta di omofobi. Un anno fa dopo un loro sketch (che a me non ha fatto per niente ridere) si erano difesi dalle accuse

“Mentre alcuni di “voi” erano impegnati a mettere l’arcobaleno nella foto profilo sui social, i sottoscritti qualche anno fa, sono andati in Russia a respirare la puzza dell’omofobia. Ci siamo messi in prima linea in uno Stato dove non badano troppo ai modi, perché insieme a Vladimir Luxuria eravamo lì per far sentire la voce per il diritto di uguaglianza, e di buona risposta siamo stati spinti in una macchina con violenza da energumeni e siamo stati buttati fuori fisicamente a calci da quel paese dove gruppi di imbecilli adescano ragazzi gay su internet per incontrarli, pestarli e fare un video per postarlo con fierezza sui social… il tutto senza gridare nessuna parola “politicamente scorretta”, incredibile!”

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