Matano dice cosa pensa di Barbara d’Urso e Lorella Cuccarini

05 Feb 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Matano su Barbara d'Urso

Questo è un periodo d’oro per Alberto Matano, che dopo il matrimonio (officiato da Mara Venier) con Riccardo Mannino si gode il successo de La Vita In Diretta. Da domani il suo programma si trasferirà a Sanremo per seguire da vicino il Festival. Con l’occasione il conduttore ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero ed ha risposto ad una domanda del giornalista Andrea Scarpa su Carmelita: “Barbara d’Urso? Siamo molto diversi per formazione, età, tutto. Ma non abbiamo mai avuto questioni“.

Matano ha anche parlato di Lorella Cuccarini: “Se ci saluteremo a Sanremo? Ci siamo già visti a Roma, io in auto, lei sul marciapiedi. Abbiamo fatto così con le mani. Cosa è successo veramente fra noi due? Non l’ho ancora capito. Ma a Sanremo non vedo l’ora di ballare la sua La notte vola“.

Ecco come mi immagino il saluto ‘così con la mano’ tra i due a Roma…

Il mese scorso Lorella ha accennato al periodo successivo al suo addio a La Vita in Diretta: “Sono andata da Maria, stavo affrontando un momento complicato. Avevo appena lasciato un’esperienza che mi aveva scossa, si trattava di una cosa complessa e che era stata difficile. Mi andava di parlarne con chi sapevo che mi avrebbe ascoltato. Poi col tempo una volta mi ha chiesto ‘ma tu Amici lo faresti?’. Le ho detto subito di sì e così è nata la mia partecipazione al programma“.

Matano e Cuccarini, la lettera di Lorella dopo aver lasciato La Vita in Diretta.

“C’è una ‘prima volta’ alla quale non ero preparata: il confronto con l’ego sfrenato e – sì, diciamolo pure – con l’insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi. So che tutto questo non devo certo ricordarlo a voi che eravate qui. E se si volesse cercare il perché di tutto questo, non sarebbe certo necessario rivolgersi alla Bruzzone. Ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni.

Cari compagni di viaggio, è arrivato il momento dei saluti, ma prima vorrei condividere con voi ciò che questa avventura ha rappresentato per me. È stata la mia prima volta in un programma quotidiano così complesso. Di programmi televisivi ne ho fatti tanti, ma una ‘macchina infernale’ come quella di VID non l’avevo mai guidata.

La professionalità la diamo per scontata, il coraggio no… Malgrado tutto, mi ritengo fortunata per due motivi: perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni. Niente al confronto di molte donne che hanno sperimentato questa realtà fin da subito senza avere neppure la forza di opporsi o di parlarne”.

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