Lady Gaga, il suo dog sitter è disperato: “Ho bisogno di soldi. Mi sono sentito abbandonato, sono senza una casa e un’auto”

L'appello di Ryan Fischer.

18 Ago 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Lady Gaga dog sitter raccolta

Lo scorso febbraio una banda di malviventi ha rapito i cani di Lady Gaga ed ha aggredito il suo dog sitter. Il ragazzo è finito in ospedale e la popstar ha pagato tutte le spese mediche. Ryan Fisher non appena ha recuperato le forze ha cercato di riprendersi dal trauma andando in viaggio con una vecchia auto. Il dogsitter adesso ha fatto un appello a tutti e – oltre ad aver detto di essersi sentito abbandonato e non supportato – ha chiesto un aiuto per comprare una nuova auto che gli possa permettere di continuare a viaggiare.

Ovviamente nulla è dovuto, – e Gaga è già stata carina a pagare le cure di Ryan – ma speriamo soltanto che arrivi ‘una donazione misteriosa’ e cospicua, così da regalare un nuovo inizio a questo ragazzo.

L’appello del dog sitter di Lady Gaga.

“Pochi giorni fa ho salutato Trudy, una Ford Falcon del 1991. Con Trudy, 3 animali di peluche che assomigliano a cani a cui tengo molto, e TROPPI oggetti personali, ho viaggiato per gli Stati Uniti per due mesi. A volte avevo paura. ero solo. Mi sentivo abbandonato e non supportato. Ho avuto lunghi periodi di depressione, dubbi e autocommiserazione. Ma quelle strade secondarie che mi hanno portato nei campeggi deserti e nei parcheggi di Walmart hanno iniziato ad aiutarmi a capire perché avevo scelto di lasciare la sicurezza delle colline di Hollywood dove ho combattuto per la mia vita.

Tutto quel tempo trascorso a recuperare la mia salute fisica, era troppo per me e avevo bisogno di pensare anche a quella emotiva e mentale. Ho capito che avevo bisogno di prendere un furgone ed esplorare questo paese. Questo mi serviva per superare il trauma.

Quindi eccomi qui, ma senza veicolo, senza appartamento. Ho esaurito i risparmi e sopravvivo grazie alle donazioni di alcuni cari, quindi adesso chiedo umilmente il tuo aiuto. Non è una cosa facile da chiedere, ma ho iniziato a capire che condividere la tua vulnerabilità con gli altri è esattamente il momento in cui inizia a verificarsi un cambiamento radicale.

Ho creato una pagina GoFundMe per affrontare l’acquisto di un furgone e le spese di viaggio. Vi amo e vi ringrazio per tutti i modi in cui mi supporterete”.

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