La Regina degli Scacchi, un fan nota un errore nella serie: ecco di cosa si tratta
27 Nov 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
La Regina degli Scacchi (nota anche con il titolo originale The Queen’s Gambit) è una serie Netflix che ha stracciato ogni record in pochissimi giorni.
A record-setting 62 million households chose to watch The Queen’s Gambit in its first 28 days, making it Netflix’s biggest scripted limited series to date. pic.twitter.com/TVC3p4i5Bv
— Netflix (@netflix) November 23, 2020
La serie con Anya Taylor-Joy nei panni di Elizabeth ‘Beth’ Harmon è in realtà una miniserie (anche se ora si rumoreggia di una seconda stagione) ed è arrivata nella Top10 di ben 92 paesi e al primo posto di 63.
Il romanzo da cui si basa è nella lista dei bestseller del New York Time dopo 37 anni la sua uscita, mentre su Google la ricerca ‘come si gioca a scacchi?’ ha raggiunto il picco degli ultimi 9 anni.
Una serie all’apparenza perfetta (che io ho guardato e amato) ma che in realtà contiene un errore (un po’ come la quarta stagione di The Crown) di errore temporale. A notarlo è stato un fan.
“Ieri sera stavo guardando La regina degli scacchi su Netflix, uno show fantastico tra l’altro, e ovviamente ho notato immediatamente questo espositore girevole. Questa scena dovrebbe svolgersi nel 1963, ma io vedo i fumetti di Avengers, Deathstroke e Spider-Man degli anni ’80 e ’90!”.
Ecco:
I was watching The Queen’s Gambit last night on Netflix, fantastic show by the way, and of course I noticed this spinner rack immediately. This scene is supposed to take place in 1963 but I see Avengers, Deathstoke and Spider-man comics from the 80s and 90s there! pic.twitter.com/e7riTIVEBV
— Pat Brosseau (@droog811) November 21, 2020
Here’s a great shot from the other side of the rack. 😉 pic.twitter.com/p4paua0cUN
— Pat Brosseau (@droog811) November 21, 2020
La Regina degli Scacchi 2, si farà?
La protagonista Anya Taylor-Joy, a tal proposito, ha lasciato una porta aperta:
“Se ho imparato una cosa dal mondo dello spettacolo è: mai dire mai. Adoro il personaggio e tornerei certamente ad interpretarlo se me lo chiedessero, ma credo sia stato un bel finale per Beth”.