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La reazione dei genitori di Yara all’intervista di Bossetti a Belve

Fabiano Minacci 12/06/2025

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Martedì sera su Rai2 Francesca Fagnani è andata in onda con la prima puntata di Belve Crime, spin off del più celebre programma. Tra gli intervistati anche Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio. La reazione dei genitori dell’adolescente non è tardata ad arrivare.

Come ha ricordato Francesca Fagnani durante l’intervista, i genitori di Yara Gambirasio hanno sempre mantenuto un profilo basso nel corso degli anni, lasciando che fosse la giustizia a parlare. Quando Massimo Bossetti ha messo in discussione il dolore di Fulvio Gambirasio — padre di Yara — per essere tornato a lavorare pochi giorni dopo la scomparsa della figlia, la conduttrice lo ha subito ripreso, sottolineando che, dalla sua posizione, non aveva alcun diritto di giudicare il modo in cui una persona vive il proprio dolore.

La puntata di Belve Crime è stata la più vista di questa edizione (un milione e mezzo di telespettatori e oltre il 12% di share) ed è stata commentata da molte penne pungenti, su tutte quella di Selvaggia Lucarelli che ha parlato di “effetto disturbante” e di una Fagnani versione “Leosini più truzza”. Pure Fulvio e Maura Gambirasio, genitori di Yara, hanno avuto una reazione qua riportata in copertina sull’ultimo numero del settimanale Giallo, che scrive che la famiglia avrebbe dichiarato: “Bossetti fa la star in tv e aggiunge dolore a dolore“.

Bossetti in tv, le parole di Selvaggia Lucarelli

“Da casa l’effetto è disturbante: si osserva Bossetti come fosse Floriana del Gf, salvo poi ricordarsi che questa è la versione del programma in cui si deve confessare un omicidio e non un bacio lesbo. Massimo Bossetti ha commesso quello che sappiamo, ma il vero crimine, nel suo sbarco in tv, è lo stesso “Belve Crime”, questa specie di spin-off di “Belve” in cui ieri sullo sgabello c’era Flavia Vento colpevole di maltrattamenti contro l’intelligenza e oggi c’è il muratore di Mapello colpevole di aver torturato e tolto la vita a una tredicenne”.

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