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Jo Squillo si scaglia contro Re Carlo: “Fannullone, mai lavorato, è un c…”
Anthony Festa 08/05/2023

Fin dal suo debutto nel mondo dello spettacolo Jo Squillo è sempre stata impegnata in molte battaglie, da quella per i diritti delle donne, a quella contro l’omofobia, fino alle manifestazioni per la pace. E in questi giorni la conduttrice è scesa per strada proprio per chiedere la pace in Ucraina e nel farlo si è anche scagliata contro Re Carlo. L’ex naufraga ha detto che il sovrano inglese è un fannullone che ha sempre vissuto all’ombra della Regina Elisabetta.
“Se i 200 capi di stato che sono andati all’incoronazione di un co***ne fannullone che ha vissuto fino a 75 anni all’ombra di sua madre regina, senza aver mai lavorato un giorno. Fossero andati un anno fa a Mosca da Putin per convincerlo di fermare la guerra, oggi non ci sarebbero tutti questi morti, tutte queste città distrutte in Ukraine. Pace subito”.
Un utente ha criticato il post della cantante: “Ma che modi sono di parlare di un Re? La famiglia reale ha una storia che non si può cancellare. Come ti permetti di riferirti così a un regnante? Sei caduta in basso mi dispiace“. Jo Squillo però ha subito risposto: “Viva la repubblica e abbasso la monarchia“.
jo squillo basta armi siamo per la pace manifestazione pic.twitter.com/V0zQVdwuQB
— 🫐mirtilla🫐 (@cuntynicks) May 7, 2023
Jo Squillo sulle sue battaglie per le donne.
“Beh il riconoscimento non è a me, va a tutti quelli che fanno volontariato e che agiscono in prima linea. È importante perché anche le nuove generazioni devono avere questa voglia di impegnarsi in prima persona nelle battaglie in ogni luogo, in ogni dove, in ogni momento. – si legge su Super Guida Tv – Io al Grande Fratello ho fatto questo, anche se mi dicevano che questo non era lo spazio giusto per trattare certi temi, invece no, ogni spazio è giusto per trattare questi temi. È importante che i riflettori raccolgano le testimonianze soprattutto del cambiamento di cultura. Far capire quanto dolore c’è dietro delle situazioni, come ad esempio il fatto di quel tifoso che tocca la giornalista, ecco quelle non sono delle bravate sono delle cose irrispettose”.
Da anni combatto per aiutare delle donne che sono sopravvissute al femminicidio, cerchiamo di aiutare il più possibile. Con l’ultimo libro tratto dal documentario “Matrimoni forzati” presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, e che racconta proprio come anche nel nostro territorio ci siano delle situazioni del genere, delle ragazzine che vengono date in sposa ad uomini che neanche conoscono e che sono anche molto più grandi, abbiamo voluto accendere i riflettori su questo tema. Mi piace molto aiutare queste ragazze che vogliono uscire dal tunnel della violenza. Questo riconoscimento va a tutte loro. È gratificante vedere le nuove generazioni che trovano piacere nell’aiutare”.