HIV: 40 anni di lotta contro il virus, oggi giornata mondiale contro l’AIDS

30 Nov 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

HIV

Sono 40 anni che il virus dell’HIV circola anche nel nostro paese. Da quando, nel 1981, vennero segnalati i primi casi.

In questi 40 anni circa 40 mila persone sono passate in AIDS e sono purtroppo decedute. Per fortuna però nell’ultimo decennio i contagi sono in discesa. Nell’ultimo anno, addirittura, sono stati segnalati circa la metà dei contagi rispetto a quello precedente. Complice ovviamente le restrizioni imposte dalla pandemia. Nel 2019 sono state effettuate 2.531 nuove diagnosi di infezione da HIV, mentre nel 2020 1.303. Le morti di pazienti con AIDS conclamata sono invece rimaste stabili e lo sono da un decennio a questa parte: circa 500 annue.

Ovviamente, nonostante la scienza abbia fatto passi da gigante, non bisogna abbassare la guardia. Il direttore di Malattie Infettive, Roberto Cadua, ha così dichiarato:

“Dal 1981, anno in cui i primi casi di AIDS sono stati segnalati, sono stati ottenuti risultati straordinari consentendo di trattare con successo l’HIV alla stregua di altre malattie croniche. Dalla disperazione dei primi anni si è passati alla speranza e oggi alla cura. Ma la lotta non è ancora conclusa, l’obiettivo fissato dall’OMS è terminare l’epidemia di AIDS entro il 2030”.

HIV nel 2020 in Italia

L’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che il trend dei nuovi contagi è in negativo da un decennio e l’incidenza caso/popolazione italiana è inferiore alla media europea. L’88% dei casi di HIV del 2020 è da attribuire a rapporti sessuali non protetti, fra cui il 46% per rapporti omosessuali e 42% per rapporti eterosessuali.

“È fondamentale invitare le persone che si fossero esposte ad un contatto a rischio, in particolare nell’ultimo anno e mezzo, ad effettuare un test HIV: questo periodo di restrizioni da Covid può aver impedito o scoraggiato molte persone a recarsi presso le strutture sanitarie dedicate. In questo senso risultano estremamente utili le iniziative per effettuare il test Hivin sedi extraospedaliere ed informali, quali check-point, laboratori mobili, test in piazza, test rapidi, che eliminano le remore o la vergogna di rivolgersi ad una struttura sanitaria”.

 

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