Haiducii e i Blue infiammano Arena Suzuki: esibizioni e interviste

28 Set 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Haiducii ad Arena Suzuki

Per la seconda puntata di Arena Suzuki dai 60 ai 2000 Amadeus ha riportato in televisione alcuni artisti che non si vedevano da un po’ sul piccolo schermo e che qualche anno fa ci hanno fatto ballare con le loro hit. Oltre ad Alexia, Gala e i Jalisse, c’erano anche i Blue e Haiducii. Lee, Duncan, Antony e Simon hanno cantato One Love e A Chi Mi Dice, mentre Haiducii ha infiammato l’arena con la sua Dragostea Din Tei.
Quanti ricordi…

Haiducii: “Non volevo cantare Dragostea Din Tei”.

“In realtà inizialmente non volevo cantare questo pezzo, non volevo fare una cover. – si legge su recensiamo musica – Ma ho fatto il provino lo stesso, senza alcuna aspettativa ed è andata bene, al punto da non averlo provato più volte, la registrazione che sentite era la prima e, nonostante questo, ha fatto il giro del mondo, raggiungendo il primo posto in classifica in un sacco di Paesi”.

“Un giorno un dj molto importante che stimo mi chiese perché non canto anche dei brani famosi degli anni 2000 degli altri colleghi. Le risposi che non avrebbe senso dato che ho un repertorio molto ampio. Sinceramente mi ha ricordato che neanche Dragostea Din Tei volevo cantarla inizialmente nel 2003. Però il mio patriottismo all’improvviso si risvegliò e presi coraggio nel dire che mi rattrista il fatto che tanta gente canta dei brani di successo romeni e non sanno che sono romeni.

Allora decisi insieme a mio marito di fare la selezione giusta e portare sul palco il medley gridando a squarciagola chi sono e da dove arrivano. – riporta La Gazzetta di Milano – Sì, sono sempre stata così. Ricordo avrei avuto 7 oppure 8 anni quando andavo in giro dai nonni paterni a selezionare costumi antichi delle zie… le radici di un popolo vanno rispettate. La musica ha una storia tutta sua. Mi ha impressionato il fatto che la gente ha accolto tutto con grande festa, cantando tutti insieme”.

Lee Ryan dei Blue: “Sono bisessuale e sono stato una sera con Duncan”.

“Ho letto della polemica che mi riguarda. Sono un uomo bisessuale e un altro membro della band è gay, non mancherei mai di rispetto alla comunità.

Ho pubblicato un video in cui usavo un filtro e ho detto ‘da oggi mi identifico come un alieno o una stella’. La mia era una battuta, non è vero che ho attaccato le persone non binarie.

Io e Duncan? Abbiamo avuto una nottata insieme, ma non eravamo soli, c’era anche una ragazza. Diciamo che è stata una serata un po’ camp”.

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