Giorgia Meloni abbraccia ed esprime solidarietà al ragazzo gay vittima di omofobia da parte del padre (ma…)

Giorgia Meloni contro l'omofobiahahahahahah.

17 Dic 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

Credo che Giorgia Meloni abbia le idee un po’ confuse sul tema dell’omofobia. Nel 2009 quando era ministra del governo Berlusconi ‘io sono Giorgia‘ partecipò ad un convegno organizzato dall’Arcigay e dichiarò: “Docciamo insistere su iniziative culturali che possano combattere a 360° tutte le forme di disagio che sono alla base di tutte le discriminazioni compresa anche la discriminazione che riguarda i giovani omosessuali“.

Tutto molto bello, se non fosse che nel 2015 la leader di Fratelli d’Italia era tra i tanti politici di destra contro la legge sulle Unioni Civili: “No al matrimonio tra persone dello stesso sesso: sarebbe una spesa enorme per lo Stato. Fratelli d’Italia si batterà in Parlamento contro il ddl Cirinnà. Per noi le priorità sono altre: sostenere la famiglia tradizionale e la natalità e difendere il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre“.

Adesso le Unioni Civili sono realtà. l’Italia non è andata in fallimento e le famiglie “tradizionali” sono sopravvissute. In questi mesi però il Parlamento si sta esprimendo sulla legge contro l’omofobia e anche in questo caso Giorgia Meloni sta remando contro ad un testo che può solo che fare bene alla comunità LGBT.

“Mentre la scuola è nel caos, cosa fa la maggioranza? Parla di temi surreali e oggi con il ddl Zan istituisce addirittura la giornata dell’indottrinamento gender”.

La politica ha spiegato che non c’è bisogno di questa legge, perché secondo lei in Italia non c’è un’emergenza ‘omofobia’: “Non possiamo dire che oggi, nella realtà italiana, gli omosessuali siano discriminati“.

Nel nostro paese le persone LGBT secondo lei non sono discriminate, però lo scorso settembre ha commentato il caso di Maria Paola Gaglione (uccisa dal fratello perché stava con un uomo trans) dicendo che la violenza sui gay è inaccettabile ed aggiungendo che lo Stato deve intervenire.

“Tanta la violenza che si cela dietro questa inaccettabile morte: da quella contro gli omosessuali e quella sulle donne. Ma anche quella indegna idea che una donna non possa scegliere per sé stessa e che abbia bisogno del permesso di qualcuno per essere libera. Lo Stato deve tornare a farsi sentire e dare il messaggio chiaro che la violenza non è tollerata e chiunque la pratichi ne dovrà rispondere davanti alla legge. Ora pena esemplare per questo schifoso assassino”.

Non contenta ieri la donna, madre, cristiana ha espresso solidarietà anche al chirurgo vittima di omofobia da parte del padre: “Che schifo. La stampa riporta che a Torino, un uomo venuto a conoscenza dell’omosessualità del figlio, avrebbe deciso di reclutare un delinquente per spezzargli le dita, cercando così di impedirgli di realizzare il suo sogno: diventare chirurgo. Come può un uomo compiere un’azione simile? Il mio abbraccio e la mia solidarietà al ragazzo, con l’augurio che possa realizzare il suo progetto di vita. Sarà la migliore risposta ad un padre che non è degno di essere definito tale“.

Giorgia Meloni in questo caso ha fatto una gaffe, perché in realtà l’uomo in questione non deve realizzare nessun sogno, visto che è già uno stimato chirurgo. Strafalcioni a parte, vorrei chiedere a Giorgia come si contrasta l’omofobia (come il femminicidio) se non con leggi e iniziative ad hoc? Di sicuro non con abbracci social.

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