Gennaro Lillio, il GF è pilotato? L’ex gieffino parla di soldi e segreti del reality

08 Apr 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Gennaro Lillio parla del GF

Nella primavera del 2019 è andata in onda l’ultima edizione del Grande Fratello e uno dei protagonisti di quel cast è tornato a parlare dell’esperienza nella casa di Cinecittà. Gennaro Lillio a Espresso Podcast ha svelato alcuni retroscena sul programma di Barbara d’Urso.

“Se il Grande Fratello è finto? Quanto è pilotato? Quante robe ci dicono di fare? Ok vi dico i segreti del GF. Ho avuto la fortuna di fare il GF normale. Quello normale però non è pagato. Con il Vip prendi dei soldi come cachet il normale no. Io non ho percepito manco un Euro. Il classico GF, il mio era il 16, l’ultimo normale e non ho avuto mai nessuna direzione. Per quanto mi riguarda non ho mai avuto direzioni e mai nessuno spingere in una direzione. Giuro, non mi hanno mai pilotato a fare qualcosa. Io sono stato il primo concorrente ad entrare e poi sono arrivato in finale l’otto giugno. Sono entrato con il cappotto e sono uscito in costume”.

Gennaro Lillio e l’uscita per votare.

“Ho un aneddoto particolare da raccontare. Dopo sette puntata c’era questa cosa del diritto al voto. Loro non possono negarti il diritto. Loro ti chiamano in confessionale e di dicono ‘senti nella tua regione ci sono le elezioni’. Io dissi sì subito! Loro si organizzano e ti fanno uscire presto di mattina. Ero da due mesi chiuso lì dentro. – ha continuato Gennaro Lillio – Mi hanno accompagnato loro ed ero scortato. E questa cosa la racconto per la prima volta ora. Perché loro quando rientri ti chiamano in confessionale e ti dicono di non raccontare mai nulla di questo durante il programma.

La mattina esco e mi fanno mettere occhiali e cappello. Appena esco arrivo al seggio accompagnato da loro. Mostro il mio documento, levo occhiali e cappello e nell’aula le persone erano incredule. Quelli che hanno preso il mio documento hanno preso i telefonini e il poliziotto rimprovera tutti ‘questo è un luogo dove serve privacy togliete i telefoni’. Da questo aneddoto ho capito quello che succedeva fuori, ho avuto la percezione. Io poi voto e quando esco dalla cabina vengo assalito dalle persone. Mi hanno dovuto scortare, oltre a quelli del GF anche la Polizia Municipale, per tornare a Roma a Cinecittà.

Allora mi dicevo ‘cavolo sono un concorrente forte se succede questo, allora adesso che rientro gioco anche in funzione di questo'”.

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