L’ex di Zorzi rompe il silenzio sulla finta aggressione omofoba: le sue pesanti accuse

Finalmente l'ex compagno di Zorzi ha rotto il silenzio.

12 Ott 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo giorni di silenzio finalmente l’ex fidanzato di Tommaso Zorzi ha parlato in merito al caso della finta aggressione omofoba che avrebbe inscenato mesi fa. Ieri sera Barbara d’Urso ha giustamente attaccato il ragazzo sottolineando come da lei non avrà più spazio per dare la sua versione dei fatti. Il personaggio in questione oggi ha rotto il silenzio, ma invece di raccontare la sua verità (confermando o smentendo Soleil) si è scagliato contro il programma di Canale 5 e la Sorge.

“Speravo di non parlare. Ieri sono state dette cose molto brutte. Questa non è televisione ragazzi. Per me questa è uno schifo. Hanno ricreato quel filmino tremendo, orribile che mi fa accapponare la pelle. Predicano il cercare di difendere le persone che vengono bullizzate e fermare il bullismo, ma con quello che hanno fatto ne hanno creato intorno a me. Sto subendo tanto dolore e male. Le persone non riescono a capire. Poi mi ha fatto male essere stato venduto dalla mia migliore amica. Io un segreto non lo direi mai, figuriamoci in diretta nazionale. Sfido chiunque a fare una cattiveria del genere ad un amico. Mai raccontare una cosa privata in tv. Mi ha sp******to in televisione. Solo io posso sapere come sono stato, non voglio nemmeno giustificarmi. Poi vorrei dirvi che io sto subendo una violenza psicologica se siete esseri umani, basta, abbiate un po’ di cuore. Abbiate pietà ragazzi, io non sto bene. Voglio mettere una pietra sopra a tutto questo. Non so che dire se non che è un grande schifo. Ci tenevo anche a chiedere scusa a chiunque si sia sentito offeso. Non voglio fare pena a nessuno, ma volevo solo dirvi come mi sento. Spero che questa messa in scena, questo teatrino che hanno fatto non copra tutto quello che ho fatto in passato, le mie battaglie, la mia creatività, la mia arte. Ho capito quanto fa schifo questo circuito. Tutti sono falsi, schifosi, tutti sono pronti a colpirti alle spalle”.

Il cyberbullismo va sempre condannato e non è insultando questa persona che si risolvono le cose. Detto questo io fossi in lui mi limiterei a chiedere SCUSA a tutti quelli che l’hanno supportato dopo “l’aggressione omofoba”, delle scuse sentite al sindaco di Milano, al PD, a Barbara d’Urso, al suo pubblico, ma soprattutto alla comunità LGBT, visto che di attacchi omofobi veri ce ne sono migliaia ogni anno nel nostro paese.

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