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Eurovision 2026: quattro paesi si ritirano, tre a rischio

Fabiano Minacci 04/12/2025

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La partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest ha causato scontri e contestazioni, come quelle del 2024 durante le performance di Eden Golan e dello scorso maggio con le esibizioni di Yuval Raphael.

Si è discusso a lungo se permettere ad Israele di restare in gara o di bandirlo, così com’è accaduto con la Russia nel 2022 e anche il vincitore dell’ultima edizione dell’Eurofestival, JJ, si è espresso in merito: “Credo che sia molto deludente che Israele continui a partecipare all’evento. Per me sarebbe meglio se l’anno prossimo Israele non prendesse parte alla competizione, ma ovviamente sta all’EBU decidere cosa fare. Noi cantanti possiamo solo dire cosa pensiamo. Mi dispiace che abbiano escluso la Russia, ma mantenuto Israele: in questo caso sono entrambi aggressori quando si tratta di guerra. Che cosa farei io? Se dipendesse da me, li escluderei. Non ci sarebbero la Russia e nemmeno Israele nella competizione“.

L’EBU si è preso dei mesi per decidere se escludere o meno Israele e in estate Spagna, Olanda, Slovenia e Irlanda hanno minacciato di ritirarsi in caso l’organizzazione dell’evento si fosse espressa per lasciare le cose come stavano e quindi contro l’espulsione dello stato ebraico.

Eurovision Song Contest: il ritiro di quattro paesi.

Giovedì 4 dicembre ha avuto luogo l’assemblea generale dell’EBU e è stato deciso di permettere ad Israele di partecipare all’Eurovision Song Contest 2026. Dopo l’esito della votazione, la presidente dell’EBU Delphine Ernotte Cunci ha dichiarato: “Il risultato di questa votazione dimostra l’impegno condiviso dei nostri membri nel tutelare la trasparenza e la fiducia nell’Eurovision Song Contest, il più grande evento musicale dal vivo al mondo. Vorrei ringraziare tutti i membri per i loro contributi ponderati, rispettosi e costruttivi durante la sessione odierna e durante l’ampio processo di consultazione intrapreso quest’anno. Queste discussioni hanno portato a modifiche significative al regolamento, garantendo che rimanga un luogo di unità e scambio culturale“.

La decisione dell’EBU ha scatenato un terremoto, in poche ore Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia, hanno annunciato il ritiro dalla 70° edizione dell’Eurofestival, mentre Belgio, Svezia e Finlandia stanno pensando se boicottare l’evento e comunicheranno in questi giorni la loro scelta.

Ad annunciare formalmente il ritiro della Spagna (che non solo non parteciperà all’evento, ma nemmeno lo trasmetterà), è stato il Segretario Generale della Rtve, Alfonso Morales: “Vorremmo esprimere i nostri seri dubbi sulla partecipazione dell’emittente israeliana Kan allo show. La situazione a Gaza, nonostante il cessate il fuoco e l’approvazione del processo di pace, e l’uso del concorso da parte di Israele per scopi politici, rendono sempre più difficile mantenere l’Eurovision come evento culturale neutrale“.

Intanto sui social i fan dello show stanno dando vita a delle vere rivolte contro l’EBU, accusando l’organizzazione di aver rovinato la più importante manifestazione musicale al mondo.

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