LGBT

Emma Watson si apre sul rapporto complicato con JK Rowling (e le sue posizioni transfobiche)

Anthony Festa 26/09/2025

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Negli ultimi anni JK Rowling non è più conosciuta solo per le sue opere e in particolare per Harry Potter, ma anche per le sue posizioni controverse e discriminatorie nei confronti delle donne trans. Moltissimi fan della saga fantasy si sono scagliati contro l’autrice e anche alcuni protagonisti di Harry Potter le hanno lanciato frecciatine, in particolare Daniel Radcliffe e Emma Watson.

La scrittrice nel 2022, dopo un discorso che l’attrice che ha interpretato Hermione ha fatto ai Bafta Awards, ha dichiarato che non sa se potrà perdonare lei e Radcliffe: “Se è sicuro che li perdonerò? Non è sicuro per niente. Le star che si sono schierate a favore di un movimento teso a erodere i diritti faticosamente conquistati dalle donne e che hanno usato le loro piattaforme per fare il tifo nei confronti della transizione di genere dei minori possono ora risparmiarsi le scuse verso tutte le donne che hanno subìto la transizione e che oggi sono rimaste traumatizzate“.

Emma Watson torna a parlare di JK Rowling.

Nell’ultima puntata del podcast di Jay Shetty, One Purpose, Emma Watson ha parlato della sua lunga pausa dalla recitazione (l’ultimo film è del 2019) e poi ha affrontato il tema del difficile rapporto con JK Rowling. L’attrice infatti non vuole cancellare i ricordi e non intende odiare la madre di Harry Potter. La 35enne però ha sottolineato come non sia mai stato possibile avere una conversazione con la Rowling ed ha anche aggiunto che non c’è stata una riconciliazione.

“Mi sono espressa in sostegno alla comunità transgender, ho ricevuto affetto, credo in quello che credo, ma questo non implica che non possa ricordare con affetto JK, la persona che ho avuto modo di conoscere. Non crederò mai che una cosa escluda l’altra, che non possa tenere con me l’esperienza che ebbi di quella persona, insieme a quelle gioie. Non vedo la cosa come un “con lei o contro di lei”. Spero con tutto il mio cuore che le persone che non sono d’accordo con me mi vogliano bene comunque, e che io continui a voler bene alle persone di cui non necessariamente condivido le opinioni. Penso che per me sia importantissimo muovermi così nella vita. Credo sul serio nel confronto, è molto importante. Mi sembra che in questo mondo attuale ci concediamo di gettar via le persone, come se fossero compostabili. Lo troverò sempre sbagliato. Nessuno va gettato via. Non importa quale sia la conversazione, chiunque dovrebbe essere trattato almeno con dignità e rispetto. La cosa che mi spiace di più è che una vera conversazione non sia stata mai possibile. Non voglio dire proprio niente che continui ad armare un dibattito molto tossico, è per quello che non commento più. Non perché non me ne importi nulla di lei o della questione, ma perché le modalità della conversazione mi fanno male. La sua gentilezza, il suo incoraggiamento, la sua determinazione, il fatto stesso che lei, una giovane donna, avesse creato quel personaggio e quel mondo, mi hanno dato un’opportunità che onestamente non avrei mai trovato nella storia della letteratura inglese. Non esiste un mondo in cui potrei cancellare lei o tutto questo, per alcuna ragione. Deve rimanere vero perché è vero. Non posso fare molto altro che mantenere in me queste due realtà apparentemente incompatibili, sperando che magari un giorno ci sia una conciliazione, o accettando che non ci sia mai. So che le voglio bene, so che lei mi voleva bene, le posso essere grata”.

Emma Watson è stata fin troppo garbata e educata. La Rowling invece presto completerà la sua trasformazione…

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