Elly Schlein: per la prima volta una donna queer al capo del Partito Democratico

27 Feb 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

elly schlein

Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito Democratico ed ha già scritto la storia: è la più giovane, la prima donna, la prima straniera e soprattutto la prima persona appartenente alla comunità LGBT+ a ricoprire questa carica. Una carica che ha conquistato sul campo e che le è stata consegnata dal 53,8% dei votanti che l’hanno preferita a Stefano Bonaccini.

Il suo coming out pubblico è avvenuto in tv nel 2020 quando, ospite da Daria Bignardi a L’Assedio, ha confessato di essere fidanzata con una donna.

“Premetto che sono molto riservata sulla mia vita personale. Ma qui faccio un’eccezione. Sì, sono fidanzata. Ho avuto diverse relazioni, in passato, ho amato molti uomini e molte donne, in questo momento sto con una ragazza e sono felice, finché mi sopporta”.

Ecologista, progressista, femminista, pro-diritti LGBT+, contro le diseguaglianze e il neoliberismo: Elly Schlein con il solo fatto di esistere ha già stravolto l’immagine del Partito Democratico, che mai aveva avuto come segretario una donna.

È nata nel 1987 a Lugano, in Svizzera, da mamma italiana e padre americano e bazzica il mondo della politica dal 2008, quando ha partecipato attivamente alla campagna elettorale di Barack Obama. Nel 2021 si è battuta per l’approvazione della legge Zan. “La legge Zan contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e l’abilismo deve passare perché è una legge necessaria che aspettiamo da troppo tempo. E il tempo è scaduto, soprattutto per chi le discriminazioni le subisce quotidianamente sulla propria pelle“.

In bocca al lupo, Schlein.

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