LGBT
Elio Finocchio è Il Gay Più Bello d’Italia 2025
Fabiano Minacci 23/08/2025

A un anno di distanza dalla vittoria del giovanissimo Gianpiero Mercoledisanto, Il Gay Più Bello d’Italia ha un nuovo vincitore: Elio Finocchio. Il concorso si è tenuto come ogni anno al Mamamia di Torre Del Lago ed è stato curato e condotto da La Wanda Gastrica. A scegliere il trionfatore fra tutti i finalisti di regione è stata una giuria formata da una decina di persone e composta da ex vincitori, sponsor e drag queen.
Elio Finocchio è di Roma, ha 37 anni e lavora per un Hard Rock Cafè della Capitale. A domanda diretta su cosa lo fa sentire sexy, ha risposto: “L’essere all’altezza delle situazioni e l’indossare un abito con un sorriso come punto esclamativo“. Per lui essere inclusivo significa non puntare il dito.
Chi è Elio Finocchio?
Attualmente è single, ma in passato si è trasferito in Svezia per amore. Il suo più grande sogno è quello di realizzarsi nel lavoro, trovare un fidanzato di vita e creare una famiglia. Le difficoltà le affronta portandole a compimento e trovando il lato positivo delle cose. Non ha un tipo ideale, ma preferirebbe conoscere la sua dolce metà ‘alla vecchia maniera’. “Limiterei l’uso delle app d’incontri. Venendo da un passato che ne era privo, mi manca quella naturalezza di approccio“.
Si definisce genuino, ama le auto e la tecnologia e la persona che più lo ha ispirato è stata sua nonna “che oggi ricordo con molto dolore“. In merito alla propria bellezza – perché sì, Il Gay Più Bello d’Italia è un gioco e un concorso di bellezza, nessuno è lì per salvare vite umane, ricordiamocelo – ha confessato che il suo rituale di bellezza è “sonno e sorrisi“, che ha un rapporto “conflittuale” con il proprio corpo e a volte tende a litigarci un po’. “Ma poi lo perdono perché mi è stato donato e merita di essere rispettato“. La felicità per lui è “un piatto di lasagne e del buon sess0 dopo per smaltirla“. Qualche volontario fra voi b!tches?
Con la vittoria di Elio Finocchio, il titolo de Il Gay Più Bello d’Italia è tornato nel Lazio: prima di lui, l’unico a trionfare era stato Daniel Argentino di Roma, nel 2011.