Elena Di Cioccio: “HIV, cocaina, il suicidio di mamma: non voglio più nascondermi”

29 Mar 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Elena Di Cioccio

Il coming out di Elena Di Cioccio come sieropositiva è stato un fulmine a ciel sereno e lo stesso Giovanni Ciacci, che con lei ha lavorato in passato, lo ha scoperto tramite Le Iene.

Oltre quello l’ex inviata de Le Iene ha raccontato tutta la sua vita in un libro e al Corriere ha ripercorso varie fasi. Come la dipendenza dalla cocaina, il suicidio di sua mamma e la morte accidentale di suo fratello per soffocamento. “Dopo anni passati divisa tra la paura e la rabbia, non mi sento più in difetto di niente. Io sono questa cosa qui e non voglio più nascondermi“.

Elena Di Cioccio, la maternità mancata

“È un capitolo molto sofferente per me. Oggi una donna sieropositiva negativizzata può avere rapporti anche senza preservativo e rimanere incinta. Per me non è stato così: diventare mamma non poteva essere lo slancio di un momento di passione ma serviva un passaggio tecnico che metteva in campo un altro gioco, la pianificazione. La maternità è stato un tasto veramente dolente, ma mi piacciono molto i bambini e mi ci diverto un sacco”.

Il suicidio della madre

Anni fa la madre si è tolta la vita, ma aveva tentato il suicidio già un’altra volta.

“Quando poi è successo, in qualche modo ero pronta. Mi ero già detta: arriverà il giorno che lo farà ma non posso stare sul balcone della vita ad aspettare che succeda. La mattina in cui ho trovato tutti quei messaggi sul telefono, ho capito tutto prima di leggerli”. […] Processare il dolore non è uno sport per tutti e mia mamma aveva stratificato una quantità di dispiaceri davvero grande, non processandoli, appunto. Alla fine se la sono portata via”.

Elena Di Cioccio ha poi confessato che suo fratello è morto quando aveva solo tre anni. “L’ho scritto in poche righe perché non volevo indugiare su questo dolore ma era necessario per raccontare davvero chi fosse mia mamma“.

La dipendenza da cocaina

“Uscirne è stato molto faticoso e ringrazierò mia mamma per sempre per avermi fatto sentire il peso di quello che stavo facendo quando mi ha scoperta. […] Eravamo a un matrimonio, sono uscita dal bagno e me la sono trovata davanti: tu che sei su di giri non ti accorgi di niente ma da fuori si vede tutto benissimo. Lei mi ha detto solo: no, anche tu no. Era così spaventata, così addolorata e impotente che mi è proprio passata attraverso”.

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