Conduttrice Rai lancia una frecciatina ad alcune colleghe: “Si mettono vestiti succinti e ammiccano”

07 Set 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Conduttrice Rai parla delle colleghe

Paola Ferrari può piacere o meno, ma dobbiamo riconoscere che è tra le donne più schiette della tv (come scordare le sue parole su Diletta Leotta). La conduttrice sportiva in un’intervista rilasciata a La Repubblica ha parlato della difficoltà che le donne riscontrano nel farsi strada nel mondo del giornalismo sportivo. Parte della colpa – secondo la Ferrari – è di alcune colleghe che usano trucchetti per arrivare ai loro obiettivi.

“Giampiero Galeazzi mi ha dato della ‘invadente’ e della ‘prevaricatrice’? Che dolore queste parole. A me invece Giampiero manca, anche se il rapporto non è stato facile. Però sì, sono stata un po’ invadente e prevaricatrice, e lo rivendico. Perché è il solo modo delle donne di potersi fare avanti nel giornalismo sportivo, dove spesso siamo considerate solo ornamento, solo bellezza e mai competenza.

E tante giornaliste donne, evito i nomi, ci sguazzano, puntano sul vestito succinto, sull’ammiccamento, e di calcio non sanno nulla, facendo del male a tutta la categoria. Un errore che fa parte di quello più generale: pensare che il calcio non sia cose da donne. È un caso se non c’è mai stata una donna a dirigere un giornale sportivo o Raisport? – ha concluso la conduttrice – Vice, al massimo, ma direttrici mai. Non mi candido, eh? Io sono fuori, ormai”.

Ma a chi saranno rivolte queste frecciatine? Io un’idea ce l’ho.

La conduttrice e i “problemi in stile MeToo”.

“Se ho mai avuto problemi di Me Too in Rai? Non sa quanti! Tutti tentativi, sia chiaro, tutti respinti con perdite. La prima volta ero a Portobello, il mio debutto tv, nel 1977. Enzo Tortora, signore come pochi, mi difese a spada tratta. Chi nega che certe cose in Rai esistano è un ipocrita”.

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