Gossip
Chiara Ferragni, un docu-reality sul caso Pandoro? “Cosa è successo in Tribunale”
Fabiano Minacci 25/11/2025

Chiara Ferragni sta registrando in gran segreto un docu-reality su quello che le sta succedendo e sul processo che la riguarda? Il gossip è stato lanciato dal giornalista di Rai1 Domenico Marocchi che, in collegamento con La Volta Buona, ha raccontato quanto ha visto al Tribunale di Milano questa mattina, quando l’imprenditrice digitale è stata chiamata lì per la seconda udienza in cui è stato chiesto un anno e otto mesi di carcere.
“Dall’udienza è uscita provata” – ha raccontato Domenico Marocchi – “Eravamo tanti giornalisti, vi dico una piccola nota di colore: ormai ci conosciamo un po’ tutti, c’erano i giornalisti che fanno giudiziaria, tutti i telegiornali, tutte le testate, i giornali, le agenzie e a un certo punto sono arrivati pure i Carabinieri per fare dei controlli e hanno trovato delle persone con una telecamera che non erano una testata, non erano accreditati e per questo sono stati invitati a lasciare il corridoio. Chi saranno? Forse si sta girando qualcosa? Una terza serie che riguarda questa vicenda? Ovviamente è stato chiesto loro di uscire“. La terza serie di qualcosa potrebbe essere il terzo capitolo di The Ferragnez, questa volta senza il suffisso –gnez.
Chiara Ferragni, le sue parole dopo l’udienza
“L’udienza è durata cinque ore” – ha continuato il giornalista – “La procura ha chiesto un anno e otto mesi per lei e per Fabio Maria Damato, mentre un anno per l’azienda che produce dolci. L’udienza era fissata per le 9:30, mentre l’ingresso al pubblico per le 8:45. Noi ovviamente come tutti i media della comunicazione ci siamo accreditati, abbiamo fatto i controlli. Quando siamo arrivati Chiara Ferragni era già dentro il palazzo di giustizia probabilmente per schivare i fotografi e i cameraman. L’udienza è durata molto, fino alle 13:30. E lei non è mai uscita dall’aula, nonostante ci fossero delle pause. A noi ci ha detto di essere fiduciosa“.
Queste le parole di Chiara Ferragni: “Sono fiduciosa, non posso dire altro, non posso aggiungere altro, grazie per essere qua“. Quelle telecamere non autorizzate erano davvero di qualche produzione tipo PrimeVideo / Netflix? Staremo a vedere.








