Cesare Cremonini, la foto di quando pesava 100 kg: “Non stavo bene”

11 Gen 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

cesare cremonini

Cesare Cremonini, quando nel 2017 ha iniziato la promozione dell’album Possibili Scenari, nessuno poteva immaginare che solo un anno prima era arrivato a pesare 100 kg. Lo ha confessato lui nella giornata di oggi (a distanza di otto anni) pubblicando una foto di quel periodo.

“Questa fotografia è del 2016″ – ha scritto su Instagram – La scattò la mia ragazza di allora. Stavo iniziando a scrivere Nessuno vuole essere Robin. Non stavo bene. Pesavo 100 kg. Mi ero annientato per fare un disco. Una cosa stupida. O meglio, avevo annientato i sentimenti nei confronti di chi mi circondava, perché ero entrato in una folle simbiosi con il resto del mondo. Non so come e perché ma ci ero cascato dentro, in totale connessione con le emozioni delle persone che non conoscevo. Dei ragazzi e delle ragazze che vedevo camminare per strada, dei cuori che non erano il mio ma che amavo lo stesso perché pulsavano dentro alla mia città, delle notizie che ascoltavo in televisione e di chi le annunciava, delle foto che guardavo sui social. Ho capito più tardi che era un peso che alla lunga mi poteva distruggere. Ma una notte mi sono seduto sul letto con la chitarra e… come mai sono venuto stasera? Bella domanda”.

Da quel periodo è uscito Nessuno Vuole Essere Robin, Kashmir Kashmir e soprattutto Poetina, una delle sue canzoni più belle.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da cesarecremonini (@cesarecremonini)

Cesare Cremonini ha sofferto di schizofrenia

“La sensazione fisica di avere dentro di me una figura a me estranea. Quasi ogni giorno, sempre più spesso, sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Mi pareva quasi di vederlo. E lo psichiatra me lo fece vedere. Questo mostro aveva braccia corte e appuntite, gambe ruvide e pelose. La diagnosi era: schizofrenia. Percepita dalla vittima come un’allucinazione che viene dall’interno. Venivo da due anni di ossessione feroce per la musica. Sempre chiuso in studio, anche la domenica. Smisi di tagliarmi la barba e i capelli. Mangiavo solo pizze. A volte due pizze pure a cena. Superai i cento chili. – ha continuato Cesare Cremonini – Non facevo più l’amore, se non da ubriaco. Avevo smesso qualsiasi attività fisica. Lo psichiatra mi chiese cosa mi faceva sentire meglio. Risposi: camminare. Non lavorare; il lavoro era la causa. […] Se ho preso farmaci? Sì, cose leggere, di cui non parlo per rispetto a chi ha dovuto fare cure farmacologiche pesanti”.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!