Bufera su Tananai, ritardo e 15 minuti di ‘concerto’: cosa è successo

03 Set 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Una bufera si abbatte su Tananai

In queste ore una bufera si è abbattuta su Tananai. Ieri sera il cantante si è esibito al Palazzo Rosso a Polesella. Alcuni spettatori si sono lamentati perchè lo show sarebbe dovuto iniziare alle 23:30 e invece pare sia cominciato all’una di notte e inoltre sarebbe durato solamente 15 minuti.

“Ho speso 70 euro di biglietti per accompagnare mio figlio a sentire il suo cantante preferito per pochi minuti di concerto. Una vergogna!”. -sono alcune delle lamentele pubblicate da Novella 2000 – “Domani devo andare a lavorare, se avessi saputo che prima dell’una non si sarebbe visto mi sarei organizzata diversamente. È stata una mancanza di rispetto nei confronti di chi ha pagato il biglietto e si è presentato puntuale rispettando l’orario indicato dagli organizzatori”.

Anche gli organizzatori sono intervenuti: “Chiediamo ufficialmente scusa per il comportamento del cantante, il suo ritardo e la mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti e dell’organizzazione che ha speso molto in tutto per regalare un evento unico; un enorme dispiacere a cui mai si avrebbe pensato. Condividiamo con voi il massimo dispiacere”.

Bufera su Tananai: la spiegazione dell’ufficio stampa.

Dopo la polemica che ha travolto il cantante, poco fa è intervenuto anche il team di Tananai. Ovviamente dietro alla bufera mediatica c’è una spiegazione, sembra infatti che ci siano stati dei problemi non dovuti all’artista.

“L’evento è stato venduto dall’agenzia al Palazzo Rosso, tramite contratto regolamentare, come “showcase” e non come “Live” o “concerto” ovvero prevedendo un’esibizione dell’artista di 4-5 brani su base in una discoteca (che doveva essere Palazzo Rosso).

Una volta giunti in loco, l’artista si è trovato ad esibirsi su un palco non concordato. Era più da concerto che da dj set e che richiedeva attrezzature che non erano state preventivate.

L’artista, inoltre, non è stato messo nelle condizioni idonee per esibirsi, in quanto l’attrezzatura tecnica richiesta per tempo e precedentemente alla data dell’evento (bodypack per sentire la voce in cuffia) non era presente e l’impianto audio presentava gravi problemi di rimbombo e fischi del microfono, creando disagio sia all’artista, sia al pubblico”.

Evento descritto erroneamente come concerto.

“Nonostante tutti questi inconvenienti e tutte le mancanze che ci sono state da parte dell’organizzazione, l’Artista si è comunque esibito. Questo rispettando quanto concordato e il numero di brani stabiliti come da contratto stipulato.

La comunicazione errata utilizzata per l’evento, sia prima sia dopo di esso, descritto come un vero e proprio concerto (con prezzi dei biglietti non da djset ma da concerto) non ha rispettato né il pubblico pagante né l’artista stesso.

Sia i gestori, sia le istituzioni comunali intervenute a mezzo stampa, dovrebbero far fronte alla loro disorganizzazione. Questo piuttosto che attaccare la professionalità di un artista che è salito sul palco per esibirsi malgrado tutto, nel solo rispetto del pubblico presente”.

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