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Basciano in carcere con un ped0filo: “Una volta che ti chiudono la porta alle spalle non puoi sapere che ti può succedere”

Fabiano Minacci 20/12/2024

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Alessandro Basciano intervistato dalla trasmissione Iceberg su TeleLombardia ha così ricordato le sue 48 ore passate in carcere. “Sono state 48 ore da incubo. Io le ho chiamate le porte dell’inferno. Una volta che ti chiudono la porta alle spalle tu entri in una dimensione dove non sai più quello che ti può succedere“. Con lui un ped0filo e un uomo accusato di femminicidio. “Da quando ho saputo che di fronte a me c’erano due ped0fili, quando di fianco a me c’era chi realmente ha fatto un femminicidio, sono rimasto talmente bloccato che ad oggi tutto quello che mi circonda non mi fa né caldo né freddo. Io non rido, non piango, non faccio più niente“.

Alessandro Basciano, il momento dell’arresto

Il deejay ha poi ricordato quando è stato arrestato, con l’inganno, dai Carabinieri. “Ritornavo da un allenamento in palestra, quindi ero molto tranquillo. Non avrei mai pensato a un’azione di forza di questo genere. Arriva sotto casa una macchina dei Carabinieri che mi ha chiesto di salire in casa per notificarmi un atto e poi mi hanno messo a sedere. Mi hanno detto: ‘Alessandro, ci dispiace, però questo non è un atto, è un mandato di arresto’. Lì per lì non ho realizzato talmente ero incredulo. Ho chiesto ai carabinieri: ‘No, ma scusate, io devo finire di pubblicare un mio lavoro su Instagram’. Non riuscivo a capire. Insomma, gli ho detto: ‘Non è vero, non è possibile’”.

Vi ricordo che Sophie Codegoni nella denuncia contro Alessandro Basciano ha depositato in suo supporto oltre 3000 pagine di messaggi e la notizia è stata commentata anche a La Vita in Diretta. “Ho parlato con Alessandro Basciano e mi ha detto ‘non ho nulla da nascondere‘” – ha dichiarato la giornalista inviata di Alberto Matano – “In questo momento Alessandro Basciano si trova nello studio del suo avvocato e stanno leggendo le 3000 pagine di messaggi che ha depositato Sophie Codegoni per preparare una memoria difensiva per potersi difendere in sede di appello presso il tribunale del riesame. Chiederà al più presto di essere ascoltato dal pm, chiederà lui stesso di essere ascoltato, non aspetterà di essere convocato”.

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