AresGate, Eva Grimaldi confessa le assurde clausole del suo contratto: “Dovevo farlo”

Il drammatico racconto di Eva Grimaldi dalla Toffanin.

18 Ott 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 4 minuti

Eva Grimaldi è stata ospite di Silvia Toffanin a Verissimo ed ha parlato del famoso AresGate. L’attrice ha rivelato di aver conosciuto molti anni fa Alberto Tarallo ed ha raccontato le assurde clausole che aveva nei primi contratti.

“All’inizio della mia carriera incontrai questo agente molto bravo, ma aveva delle precise regole. Vedendo Adua al GF Vip, l’ho vista che ha detto che stava morendo e io mi sono rivista e ho pianto per lei. Solo che lei ha affrontato tutto molto giovane, il problema suo era l’età. Io ero più grande, ma come lei mi mettevo sulla bilancia e avevo il lucchetto al frigorifero, non potevo mangiare. – ha continuato Eva Grimaldi.- Di nascosto qualcosina mangiavo. Venne poi il momento che feci il film Mia Moglie è una Bestia, stavamo girando sulla neve e sul contratto c’era la clausola che non dovevo superare i 50 kg e io sono 171 cm.

Mi ricordo che sono svenuta sulla neve, il regista mi portò in ristorante e mi disse di mangiare una bella bistecca e io gli risposi ‘non posso il mio contratto me lo vieta’.

Quando sei giovane e affronti persone più furbe ti senti una pecorella smarrita. Io ripeto che sono grata ad Alberto e alle sue produzioni, io sono andata via da loro che la Ares era nata da pochi anni”.

Non solo il peso, pare che anche la chirurgia plastica non sia stata una scelta del tutto libera per la Grimaldi. Eva ha detto che “doveva farla” e che ha iniziato a ritoccarsi quando aveva solo 20 anni.

“Scendevo a Roma solo per girare alcune scene delle fiction. Io me ne lamentavo: già mi fate fare poche pose, poi nelle prime scene mi fate morire subito. E loro mi rispondevano “Non ti preoccupare Eva, nella prossima fiction sarai meravigliosa, farai un ruolo stupendo”. Io li guardavo con gli occhi incantati. Dopo qualche anno mi sono scocciata. Stavo male, mi ero separata perché il mio ex mi aveva lasciata dalla sera alla mattina. Tornai a Roma e loro – dico loro perché c’era anche Teo (Teodosio Losito, ndr) – mi diedero la dependance.

Che ricordo rimane di loro? Se avessi dato uno stop dopo il film che ho fatto con Gerard Depardieu da protagonista in Francia, forse potevo essere più forte, restare un po’ in Francia e avere un percorso diverso. Invece tornai in Italia perché dovevo girare un’altra fiction con la produzione. Forse non mi sarei ritoccata il viso in giovane età. L’ho ritoccato a 20 anni. Ricorrevo alla chirurgia perché dovevo, dovevo essere perfetta, l’icona”.

Quella della Grimaldi è un’esperienza diversa da quella di Auda (qui non si parla di Lucifero, fughe nella notte o famiglie allontanate), ma comunque non semplice.

Eva Grimaldi, il coming out a L’Isola dei Famosi.

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