Alessio Bernabei spara a zero sui Dear Jack: “Mi stavano tutti sul c…”

Alessio vela il vero motivo per cui ha lasciato i Dear Jack.

06 Feb 2021 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo l’esperienza ad Amici, il successo dei singoli, i concerti a l’Arena di Verona e al Forum di Assago, i Dear Jack 6 anni fa si sono sciolti. Da allora la carriera da solista di Alessio Bernabei non ha certo brillato (se non per Noi Siamo Infinito) e proprio per questo Gaspare Baglio di Rolling Stone gli ha chiesto chi gliel’ha fatto fare di lasciare un gruppo che funzionava alla perfezione. Il cantante è stato onesto (e questo mi è piaciuto parecchio) ed ha detto senza mezzi termini che i suoi compagni gli stavano sul… ci siamo capiti.

“Una mattina mi sono svegliato e non avevo più voglia di suonare. Quella roba lì mi ha fatto capire che stavo sbagliando direzione. Quello che prima era il mio più grande sogno era diventato il mio peggiore incubo: stare su un palco. Non mi importava più, anche se mi dicevano che avrei fatto l’Arena di Verona, che poi è stato l’ultimo live insieme ai Dear Jack. Dovevo cambiare perché odiavo i miei compagni e la situazione.

Ho spiegato loro il disagio. Ho detto, sinceramente, che mi stavano sul c***o, uno per uno. Erano sollevati perché ero diventato una palla al piede. Loro avevano stretto un’amicizia: ero io l’anello debole fuori da tutto. Mi hanno detto che potevo andare. Ci sono rimasto male. Mi sono detto: ma come? Sono il vostro cantante, abbiamo fatto tutto insieme! Forse aveva stancato la mia presenza.

Discutevamo molto, non dico che arrivavamo alle mani, ma le discussioni erano infuocate. Ci mandavamo affanc**o e magari, dopo due ore, avevamo un live e dovevamo sorridere. È questo che mi ha distrutto”.

Ale sei tanto caruccio e hai una bella voce, ma se non dovesse andare bene anche il singolo ‘Everest‘, io suggerirei…

Alessio Bernabei e il motivo per cui i suoi compagni non lo vedevano di buon occhio.

“Soffrivano il mio essere pretenzioso. Avevo un’idea di band che loro non condividevano. Loro pensavano di essere una boy band, di essere tutti uguali. Io, invece, la immaginavo con un frontman che spacca supportato da una band che spacca allo stesso modo. Tipo Freddie Mercury e Brian May. Il resto del gruppo non è inferiore, sono musicisti validi, ma si fermano lì, non sono tutti frontman.

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