Ragazzo cacciato e picchiato da un autista di Uber perché gay

Insultato e picchiato da un autista di Uber.

19 Set 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

L’omofobia non conosce confini e certamente non è un problema solo italiano, infatti oltre Gianmarco di Napoli e la coppia di Padova, anche un ragazzo francese è stato discriminato a Parigi. Mohamed ha detto di essere stato aggredito da un autista di Uber la scorsa domenica 13 settembre durante un viaggio notturno mentre tornava a casa da una festa.

Il ragazzo ha rivelato alla rivista francese LGBT + TETU che l’autista di Uber si è arrabbiato quando lui stava parlando con la sua amica e le raccontava dell’uomo che aveva appena conosciuto al party. Stando al racconto della vittima, l’autista omofobo si sarebbe arrabbiato così tanto da chiedergli di scendere di macchina.

“In quel momento, ero completamente confuso, si stava lamentando del mio orientamento. Ha iniziato ad insultarmi usando offese omofobe. Poi mi ha urlato che non voleva una che**a nella sua auto. Sono sceso per chiamare un taxi, ma prima gli ho detto che sono gay, che sono orgoglioso e che è il 2020 e non gli è permesso fare i commenti che stava facendo. Dopo lui si è lanciato contro di me e mi ha dato dei pugni in faccia e sono caduto sul cofano di un’altra macchina”.

L’autista di Uber quando si è accorto di aver ferito in modo importante il ragazzo è fuggito, prima che arrivasse la Polizia. Mohamed è poi stato portato in ospedale dove hanno riscontrato un trauma cranico e una frattura al naso, che ha richiesto cinque punti di sutura.

Un portavoce di Uber ha detto alla rivista francese che l’azienda si rammarica “profondamente” per l’incidente e ha detto che stanno collaborando con la Polizia francese nel tentativo di rintracciare l’autista.

Raggiunti da PinkNew quelli di Uber hanno aggiunto: “Non c’è posto per questo tipo di comportamento nella comunità di Uber. Prendiamo tutte le segnalazioni molto seriamente e indagheremo a fondo. Stiamo facendo delle indagini e se l’orrendo episodio corrispondesse a verità licenzieremo l’autista. Ci impegniamo a migliorare le nostre procedure e a lavorare a stretto contatto con il nostro partner SOS homophobie“.

Fonte: Futura News

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