Simona Ventura su sua figlia Caterina: “Ha due mamme”
10 Ago 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti
Simona Ventura a ottobre la vedremo nel cast della nuova edizione di Ballando con le Stelle che conferma così la fiducia riposta in Milly Carlucci dopo l’esperienza a Il Cantante Mascherato nelle vesti di Stella.
Stella de Il Cantante Mascherato: chi c’era sotto la maschera https://t.co/SvXy2wiadT #IlCantanteMascherato
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Fra le pagine del settimanale Grazia la conduttrice ha parlato di sua figlia Caterina che da tempo porta il suo cognome, Ventura.
L’ho adottata quando ero single, nel 2014. Aveva un mese e mezzo ed era in una casa famiglia perché i suoi genitori non potevano occuparsi di lei [la mamma biologica di Caterina è una cugina di Super Simo, ndr]. Prima mi è stata data in affido per due anni, poi per altri due, quindi ho ottenuto l’affidamento a tempo indeterminato”.
Dall’affido Simona Ventura è passata all’adozione col benestare dei genitori naturali di Caterina.
“Una mia cara amica era morta all’improvviso per un aneurisma cerebrale. Ti rendi conto che uno può uscire la mattina e non tornare la sera? Ho cominciato a chiedermi che cosa sarebbe accaduto a Caterina, se fosse capitato lo stesso a me. Il mio avvocato mi disse che, a differenza degli altri due miei figli, lei non sarebbe stata tutelata. Così ho cominciato l’iter dell’adozione speciale per cui avevo i requisiti, perché la bambina è mia parente di secondo grado. Ovviamente ci voleva il benestare dei genitori naturali che, dopo un po’, è arrivato. L’iter è stato lungo, è durato tre-quattro anni, ma non abbiamo mollato mai. Oggi Caterina ha il mio cognome ed è entrata nell’asse ereditario come Niccolò e Giacomo”.
Simona Ventura: “Caterina ha due mamme, ma non ha mai avuto momenti di crisi”
“Quando Caterina aveva anni, le ho raccontato la sua storia. Siccome sono un personaggio pubblico c’era il rischio che lo venisse a sapere in altro modo. Le ho spiegato che era una bambina fortunata perché aveva ben due mamme. I servizi sociali mi hanno aiutata a gestire quello che definiscono l’iter della conoscenza. E, per fortuna, Caterina non ha mai avuto un momento di crisi”.
