Sangiovanni: sua madre parla di Giulia e del passato difficile del figlio

10 Apr 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Sangiovanni

Tommaso Stanzani non è l’unico allievo dell’attuale edizione di Amici a riscuotere successo, dato che anche il cantante Sangiovanni ha conquistato moltissimi traguardi.

Al secolo Giovanni Pietro Damian, Sangiovanni questa settimana è finito in edicola grazia a sua mamma, intervistata dal settimanale DiPiù.

“Qui a casa era legato a una bravissima ragazza che si chiama Margherita, quando è andato a Roma per partecipare ad Amici hanno provato a mandare avanti il loro rapporto ma la distanza, il fatto di non vedersi, li ha allontanati e hanno deciso di lasciarsi. Solo a quel punto Giovanni si è dichiarato a Giulia. A me e a suo padre ha detto che è molto preso da quella ragazza perché è “semplice e dolce”. Siamo discreti, non chiediamo altro. Non so quanto durerà con Giulia, l’importante è che sia felice”.

Sangiovanni, il suo periodo difficile alle scuole medie

“Mio figlio a causa della sua sensibilità ha vissuto enormi sofferenze. E noi con lui. Alle scuole medie, purtroppo, era quotidianamente criticato dai professori che, malgrado lo conoscessero, non riuscivano ad accettarlo, a seguirlo, ad aiutarlo. Era tormentato. Tornava a casa e stava male, soffriva al punto che siamo stati costretti a fargli cambiare istituto scolastico in modo che potesse prendere la licenza media più serenamente, senza inutili patimenti.

Giovanni tornava da scuola ed era distrutto, si chiudeva la porta alle spalle, faceva esplodere tutta la rabbia che aveva dentro tra le mura della sua cameretta. Erano momenti di urla. Di dolore. Di pianto disperato. Per me, per suo padre e per i suoi due fratelli era una sofferenza vederlo tirare pugni al muro, ai mobili, tormentarsi nel raccontarci che fuori dalle mura di casa non si sentiva amato, capito, accettato. Sono stati anni difficili quelli in cui è sbocciata la sua adolescenza”.

La mamma: “Sangiovanni ha un’intelligenza più vivace della media, per questo i professori lo hanno preso di mira”

“Giovanni ha un’intelligenza più vivace della media, riesce a memorizzare pagine intere in pochi minuti, a raccogliere ottimi voti dedicando pochi minuti allo studio. Ed è sempre stato un ragazzo molto estroverso, uno che già da bambino era capace di sostenere un dialogo con gli adulti. Ecco, queste sue caratteristiche non sono state apprezzate durante le scuole medie e i professori lo hanno preso di mira. C’era una professoressa che quando parlava di lui in sua assenza diceva: “Vedrete che brutta fine farà Giovanni…”. Ha provato a reagire, a integrarsi, a spiegare che era fatto a modo suo. Ma che non era sbagliato. Non c’è stato niente da fare. Giorno dopo giorno è finito ai margini della classe e ha iniziato a soffrire, a consumarsi al punto da scatenare il suo disagio tra le mura domestiche attraverso violentissimi momenti di rabbia”.

Un’adolescenza difficile che avrebbe sfogato con la musica.

“Ha iniziato a scrivere canzoni in rima, a cantarle nello stile parlato che piace tanto ai giovani. Mio figlio si è calmato mettendosi a scrivere le canzoni che ora sentite ad Amici e tante altre che ha ancora nei cassetti della sua cameretta. Lasciare che la rabbia si riversasse sui fogli lo ha guarito, lo ha cambiato, al punto da attirare l’attenzione di una grande casa discografica”.

 

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