Roberto Baggio, “Il Divin Codino”: vedremo prima o poi un altro film Netflix così?

03 Ago 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 4 minuti

baggio

Roberto Baggio rientra nella rosa indiscussa delle punte più celebri dell’intero calcio italiano. Egli nasce nei pressi di Vicenza nel 1967 con il sogno di arrivare a una finale dei mondiali di calcio. Le sue abilità e capacità strategiche lo hanno portato a giocare, in qualità di attaccante, un ruolo decisivo in molte squadre italiane ovvero Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna e Inter, lasciando un segno indelebile in ciascuna di esse.

La celebrazione di un campione di fama internazionale

Come spesso accade per i grandi nomi che hanno segnato la storia di una determinata disciplina sportiva, anche Roberto Baggio, insignito del Pallone d’Oro nel ‘94 e ambasciatore dell’UNESCO, è diventato il protagonista di un film. La pellicola biografica è uscita sugli schermi del colosso dello streaming Netflix, nel maggio 2021. Il film ha riscontrato ben presto il successo anche a livello internazionale, diffondendosi con il titolo in inglese “Baggio: The Divine Ponytail”.

L’espressione “divin codino” citata nel titolo, si riferisce alla peculiare pettinatura che distingue il calciatore durante i suoi anni di gioco e la quale ben presto divenne il suo tratto distintivo e soprannome. Egli è diventato una leggenda nel mondo del calcio grazie alle sue straordinarie abilità tecniche, visione di gioco e precisione nei tiri.

Sebbene, Roberto Baggio sia considerato uno dei giocatori più talentuosi e carismatici della storia, la biopic Netflix ripercorre solo alcuni dei momenti salienti della carriera di Baggio, senza proporsi di essere una cronistoria dei suoi successi. Piuttosto la trama cerca di offrire una visione diversa della sua vita, osservata dal punto di vista dell’uomo e non del calciatore, con tutte le sfumature emotive del suo carattere della sua personalità.

Il ricordo e la passione da parte dei tifosi 

Nella memoria di tutti gli italiani, anche dei meno appassionati di sport, Roberto Baggio conserva un posto speciale. Ogni epoca ha i suoi grandi campioni, ma il calciatore vicentino è uno di quelli che i tifosi hanno seguito con più passione durante le competizioni e le scommesse calcistiche. La partecipazione dei sostenitori è da sempre una parte essenziale di qualsiasi match e un grande supporto per ciascun atleta.

I tifosi sono pronti anche a giocare attivamente le proprie scommesse sui calciatori preferiti o di puntare sulla squadra del cuore, per vivere le partite con il massimo coinvolgimento, passando da semplici spettatori a giocatori attivi, contemporaneamente ai calciatori in campo. L’attesa per rivivere la storia di Baggio era molto alta da parte dei fedelissimi del calcio e da parte dei tanti piccoli, ora adulti, per cui egli rappresentava un idolo e un modello. Ma con questo film Netflix i tifosi hanno avuto modo di andare oltre l’amore verso lo sportivo.

È stata offerta, infatti, la storia di un uomo, presentato in tutta la sua vulnerabilità e la sua capacità di rialzarsi dopo la sconfitta, di crescere ed evolvere superando la perdita ma anche le tantissime vittorie. Poiché il grande valore di Baggio, non sta esclusivamente nel campo, ma anche e soprattutto al di fuori di esso e questo gli ha permesso di entrare per sempre nel cuore dei tifosi di calcio, in Italia e nel mondo.

Il film che svela l’uomo dietro il calciatore 

Una scelta rischiosa, quella degli autori del film “Il divin codino” di non porre al centro della trama le prodezze calcistiche di un grande campione, ma di mostrare al grande pubblico il percorso compiuto dall’uomo nella sua carriera e nel suo percorso di vita. Nello svolgimento del film, infatti, non mancano temi di delusione, sconfitta, depressione e sconforto nei momenti in cui la vittoria sembrava preclusa.

Molte sono state le scommesse di questo prodotto cinematografico e altrettante sono state le critiche mosse agli sceneggiatori per queste scelte, che per alcuni non hanno saputo rispondere al desiderio degli appassionati di rivedere sullo schermo le grandi capacità e vittorie di Baggio. Tuttavia, in ultima analisi, proprio questo indirizzo stilistico appare la cifra significativa del film.

Come più volte hanno espresso gli autori, rispondendo alle obiezioni mosse su tale punto, essi hanno voluto mostrare un lato di Roberto Baggio che non era mai stato offerto agli spettatori: il fattore umano, che si cela dietro ogni grande campione. Forse il mancato focus su alcuni eventi importanti della sua carriera sportiva non ha accontentato tutti, ma la pellicola ha voluto discostarsi dalla tradizionale narrativa su Baggio e, di certo, in questo ha centrato in pieno il suo obiettivo.

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