LGBT

Platinette: strana proposta di Siffredi e critiche a Pride e matrimonio gay

Anthony Festa 03/11/2025

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A qualche mese dal secondo ictus che gli è costato quasi la vita, Mauro Coruzzi è tornato a parlare in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. Platinette tra le tante cose ha detto di essersi pentita di non aver accettato una bizzarra proposta di Rocco Siffredi, che la voleva in una scena di un suo film: “Di cosa si è pentito? Di non aver accettato un cameo in un film di Rocco Siffredi. Lui si sarebbe divertito con una band femminile: quando arrivava di fronte a me, se la sarebbe data a gambe levate“.

Coruzzi poi è tornato a esprimere la sua posizione contraria al matrimonio egualitario e ai Pride, perché secondo lui i gay non devono scimmiottare gli etero e le loro istituzioni e perché nel nostro paese non c’è un allarme omofobia e non ci sono più diritti da rivendicare (l’ha detto sul serio): “Il matrimonio tra persone dello stesso genere? Sono contrario per quello che mi riguarda: trovo il matrimonio tra uomini una parodia a somiglianza di quello tra etero. Io poi non mi sono mai sentito monogamo e la fedeltà è una virtù del legame matrimoniale. Perché non mi piace il Pride? Perché da tempo non ci sono più nemici da combattere con il forcone né diritti da pretendere. Dobbiamo forse convincere due buzzurri microcefali a essere più comprensivi? Che sforzo inutile“.

Le cose sono due, o questa persona è completamente scollegata dalla realtà, oppure è egoista e mente sapendo di mentire. Minimizzare in questa maniera il drammatico problema dell’omofobia in Italia è aberrante, non si possono ridurre le numerose aggressioni di matrice omofoba a “due buzzurri microcefali”.

Platinette e le dichiarazioni del passato: “I veri discriminati sono gli etero”.

Le parole di Mauro sul matrimonio egualitario e i Pride non dovrebbero stupire, visto le posizioni che ha espresso negli scorsi anni su diversi temi legati alla comunità LGBTQ. Nel 2019 sul quotidiano La Verità, Coruzzi si è detto contro la stepchild adoption, i Pride e la gestazione per altri: “Se dissenti sul Gay pride non hai cittadinanza. Eppure le conquiste sono state fatte, ci si può un po’ prendere in giro. Volevo affittare una decappottabile per sfilare come Lana Turner. Mi hanno detto di no perché l’auto inquina. Capisce? Ho ripiegato su un risciò, che è costato quasi più della decappottabile. Stepchild adoption? Zero, senza incertezze. Utero in affitto? Sottozero. È una forma orribile di sfruttamento delle donne. Ti presto il mio forno per cuocere le tigelle e poi le mangi tu“.

Nel 2017 critiche anche per le unioni civili: “Sembra non si possa prescindere dall’unanimismo che fa dire che la legge Cirinnà è una conquista di civiltà. Non lo è, perché io rifiuto questa brama di normalizzazione: è un orrore.Per gli omosessuali volere un figlio è soddisfare un desiderio egoistico: non per citare il solito Pier Paolo Pasolini e la sua analisi dell’omologazione, ma mi rifiuto di inchinarmi a questa logica per cui poi si arriva alla corsa per un figlio di Elton John e Nichi Vendola“.

Nel 2021 su Libero Platinette si è scagliata contro il DDL Zan dicendo che i veri discriminati sono gli etero: “I veri discriminati oggi sono gli eterosessuali e chi li difende; ormai sono una razza in estinzione. Tolleranza significa avere compassione di chi non è come te, e questo è un problema che hanno pure i gay. Non sopporto il vittimismo e i piagnistei della comunità LGBT. Questa è una legge che discrimina. Non siamo come i panda, a rischio estinzione. Finisce per discriminare, come dice la Concia. Se passasse mai che l’utero in affitto è una regola praticabile, è una forma di offesa per le donne“.

E dopo aver letto che i veri discriminati sono gli etero, direi che possiamo evitare di prendercela e di ragionare troppo sulle dichiarazioni di Platinette.

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