LGBT
Omofobia a Roma: “Affitto, ma niente gay, stranieri e cani”
Anthony Festa 07/08/2025

In questi giorni nel quartiere Talenti a Roma è apparso un annuncio di affitto che in appena tre righe ha sprigionato omofobia e razzismo. Il signor Benito (mai nome fu più adatto) ha messo a disposizione una stanza per 500 Euro, ma con delle richieste ben precise. Il cartello apparso in una strada a nord est della capitale ha indignato diversi residenti, che hanno fotografato e fatto circolare la richiesta di affitto dal contenuto discriminatorio: “Ampia stanza, uso esclusivo, 500 euro al mese, solo per persone referenziate, solo uomini, no omosessuali, no stranieri, no cani (gatti sì)“.
E non è finita qui, perché l’associazione legale Giustitalia (organizzazione senza fini di lucro conosciuta per la tutela dei consumatori e la difesa dei diritti) ha raccolto la testimonianza di un uomo che stava per affittare la stanza di Benito. Claudio, un massaggiatore di 40 anni era interessato all’offerta ed aveva anche iniziato le trattative, ma al momento di firmare il contratto, Benito ha chiesto al possibile affittuario se fosse gay. Alla risposta affermativa di Claudio, Benito avrebbe interrotto bruscamente l’accordo preso. Per queste ragioni Giustitalia ha deciso di rappresentare Claudio, gli avvocati dell’associazione presenteranno una richiesta di risarcimento (per danno pre-contrattuale) e chiederanno la rimozione del cartello.
Omofobia e affitti, alcuni casi del passato.
Purtroppo possiamo dire che Claudio è in buona compagnia, perché negli anni sono stati diversi gli annunci intrisi di omofobia o le esperienze terrificanti di persone LGBTQ con locatori omofobi.
Nel 2019 a Roma nel quartiere di Cinquina, il signor Marcello ha affisso un cartello molto simile a quello di Benito: “Stanza ammobiliata a 300 euro al mese (tutto compreso anche internet). No a immigrati (anche con regolare permesso di soggiorno), no gay, no animali. Contratto regolare un anno“.
Sempre a Roma, sei anni fa, nel quartiere San Lorenzo lo stesso anno, Carlo ha scritto: “Stanza in condivisione con ragazzo italiano 28 anni, euro 200 al mese (tutto compreso). No animali e no gay“. Questo annuncio in particolare ha scatenato l’indignazione dell’allora sindaca Virginia Raggi: “L’annuncio privato apparso nel quartiere San Lorenzo che esclude gay e immigrati dalla possibilità di affittare un appartamento offende tutta la città. Lascia un senso di vergogna e indignazione“.

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Ma l’omofobia non conosce confini e non è di casa solo a Roma, infatti due anni fa a Milano, i due imprenditori Michael Ceglia e William Piacciau si sono visti negare un affitto perché gay: “Ci è stato detto che per quell’appartamento volevano solo coppie e famiglie normali, formate da uomo e donna“. E la lista potrebbe continuare a lungo, i casi analoghi sono moltissimi, come quello di Carlos e del suo fidanzato, che nel 2023 ad Arezzo hanno ricevuto diversi “no grazie, niente gay” da proprietari di case in affitto.