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Morto l’attore Lando Francini, storico volto de La Melevisione
Fabiano Minacci 03/02/2025

Una triste notizia ha colpito il mondo dello spettacolo: è scomparso Lando Francini, noto attore e volto amato da un’intera generazione cresciuta a pane e La Melevisione. L’attore è morto lo scorso venerdì 31 gennaio all’età di 68 anni. Era malato da tempo.
Il suo nome, come già scritto, è legato a un programma per bambini che ha segnato un’epoca: La Melevisione. Dal 2003 al 2006, infatti, ha vestito i panni del Cuoco Basilio, un personaggio non principale.
👧🏻 25 anni fa nasceva la #Melevisione, la storica trasmissione della Tv dei ragazzi.
🧝🏻Il Fantabosco continua a vivere con le oltre 2.000 puntate su Rai Play e con la scenografia permanente allestita nel Museo della Rai di Torino. pic.twitter.com/eMfJ6FbbAi— Cinguetterai (@Cinguetterai) December 16, 2024
Morto l’attore Lando Francini, storico volto de La Melevisione
Nato in Brasile il 10 novembre 1956, Lando Francini proveniva da una famiglia d’arte: suo padre, Mauro Francini, era scenografo e docente alla Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, mentre sua madre, Klara Hetenyi, era una pittrice e costumista. Dopo essersi diplomato in animazione teatrale nel 1974 sotto la guida di Sergio Missaglia, ha intrapreso una carriera ricca di esperienze significative. Ha lavorato come mimo al Teatro alla Scala collaborando con grandi nomi come Dario Fo, Luca Ronconi e Giorgio Strehler, prima di approdare alla televisione con il ruolo che lo ha reso famoso.
A ricordarlo è stata l’associazione teatrale Assitej Italia che sui social ha scritto: “Ricordiamo Lando Francini che ci ha lasciato oggi, un artista che ha dedicato con passione e talento la sua vita all’arte e al teatro per le nuove generazioni. Le sue storie prendevano forma nelle sagome, nei colori, nei dipinti e nelle ombre che animavano la scena, incantando generazioni di giovani spettatori. Il suo segno resta, così come restano le emozioni che ha saputo donare. Un abbraccio ai suoi cari, a Chiara Magri e a tutto il Teatro del Vento”.