Matano torna a nominare Lorella Cuccarini dopo le accuse ricevute

Alberto Matano parla di Lorella Cuccarini a La Vita In Diretta.

27 Mag 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Matano

Un anno fa il gelido addio di Lorella Cuccarini con tanto di letterina al vetriolo, eppure Alberto Matano non porta rancore. Ieri il conduttore de La Vita In Diretta ha reso omaggio a Carla Fracci e nel farlo ha ricordato anche l’incontro tra l’etoile e Lorella.

“La ricordiamo tutti con affetto. Vi posso raccontare la magia che c’è stata l’anno scorso in studio quando Lorella Cuccarini che era qui con me l’ha incontrata. Non solo l’emozione sua personale – immaginate per Lorella cosa potesse significare quell’incontro – ma anche l’emozione di tutti noi perché arrivava questa regina”.

Che dire, il solito signore!

La lettera di Lorella Cuccarini per Alberto Matano.

“C’è una ‘prima volta’ alla quale non ero preparata: il confronto con l’ego sfrenato e – sì, diciamolo pure – con l’insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi. So che tutto questo non devo certo ricordarlo a voi che eravate qui. E se si volesse cercare il perché di tutto questo, non sarebbe certo necessario rivolgersi alla Bruzzone (…) ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni.

Cari compagni di viaggio, è arrivato il momento dei saluti, ma prima vorrei condividere con voi ciò che questa avventura ha rappresentato per me. È stata la mia prima volta in un programma quotidiano così complesso. Di programmi televisivi ne ho fatti tanti, ma una ‘macchina infernale’ come quella di VID non l’avevo mai guidata. La prima volta (e speriamo l’unica) in cui abbiamo dovuto convivere con il dramma di una pandemia devastante. A proposito, grazie per il vostro coraggio.

La professionalità la diamo per scontata, il coraggio no… Malgrado tutto, mi ritengo fortunata per due motivi: perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni. Niente al confronto di molte donne che hanno sperimentato questa realtà fin da subito senza avere neppure la forza di opporsi o di parlarne. Malgrado tutto però è stato bello condividere questi mesi con voi. Non so dove, non so quando, magari ci ritroveremo… Grazie di cuore a tutte le anime belle che ho incontrato”.

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