Mahmood e Blanco censurati da Instagram: “violate le linee guida”

22 Feb 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Mahmood e Blanco Vanity Fair

Mahmood e Blanco sono stati censurati da Instagram. La causa è la loro foto realizzata per la copertina di Vanity Fair, considerata dalle dure linee guida del social di Mark Zuckerberg troppo spinta.

Lo scatto incriminato è rimasto sui social dei cantanti e su quello di Vanity Fair un paio d’ore, prima di venir oscurato e rimosso. A parlare di “censura” è stato proprio il profilo ufficiale del magazine, che ha ripubblicato una nuova foto con scritto “censored”.

“La copertina di Vanity Fair è stata rimossa perché, citiamo letteralmente, ‘viola le nostre linee guida in materia di atti sessuali”. Chi lavora con i social – spiega il magazine – sa bene che Instagram ha delle regole tutte sue per far rispettare quello che i nostri nonni avrebbero chiamato «buoncostume»: nessun capezzolo in bella vista così come le pudenda, ma via libera al fondoschiena e ad altri lembi di pelle scoperta non meglio identificati. Quello che l’algoritmo di Instagram ignora, però, è che il nud0 non è solo un’espressione volgare del corpo, ma anche un mezzo capace di veicolare un messaggio importante come, nel caso della nostra copertina con Mahmood e Blanco, vincitori del Festival di Sanremo, candidati per l’Italia all’Eurovision Song Contest 2022 e icone per milioni di giovani, la libertà di spogliarsi dalle etichette e vivere liberi, rinfrancati, appagati.

Per fortuna, le espressioni artistiche riescono a essere più avanti degli algoritmi, ma nello stesso tempo c’è ancora tanta strada da fare prima che le linee guida di un social network raggiungano lo stesso grado di azione della sensibilità umana, quella che va oltre le barriere rigide imposte da un codice e che capisce il giusto valore da assegnare a un’immagine”.

Mahmood e Blanco, dopo la censura lo scatto originale è tornato online

Dopo la polemica, però, la foto originale di Mahmood e Blanco è tornata online.

All’interno del numero sono state dedicate ai due artisti ben quindici pagine di intervista e foto scattate da Luigi & Iango. “Li abbiamo ritratti così perché le loro storie sono come una pagina bianca, piena di tatuaggi e di sogni, di giovinezza, qualcosa di così forte da scuoterci tutti. Il Paese reale ha bisogno di questo. Di visioni, di sogni, di libertà“. Ha scritto il direttore Simone Marchetti nel suo editoriale.

 

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