Madonna e Dua Lipa contro un rapper americano

30 Lug 2021 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

madonna dua lipa

Madonna e Dua Lipa in questi giorni si sono apertamente scagliate contro il rapper DaBaby che, durante un concerto, ha ironizzato su HIV ed AIDS e schernito i suoi fan omosessuali chiedendo al proprio fandom di “accendere la luce del cellulare” se “non hanno mai succhiato un c***o in un parcheggio”.

Madonna, che è diventata famosa proprio nel decennio che ha fatto più vittime di AIDS, gli ha così risposto via social:

“Un messaggio a DaBaby: se hai intenzione di fare commenti di odio alla comunità LGBTQ+ sull’HIV/AIDS, allora conosci i fatti. Dopo decenni di ricerca scientifica duramente conquistata, ora sono disponibili farmaci salvavita per i bambini nati con l’HIV, per le persone che contraggono l’HIV attraverso trasfusioni di sangue, aghi sporchi o scambio di fluidi corporei. Questi nuovi ARV possono mantenere in vita una persona malata di AIDS per il resto della sua vita!”.

E ancora:

“L’AIDS non si trasmette stando accanto a qualcuno in mezzo alla folla. Voglio accendere il cellulare e pregare per la tua ignoranza, nessuno muore più di AIDS in 2 o 3 settimane. Grazie a Dio. E i tuoi commenti sessisti sulle donne le cui fighe hanno bisogno di odorare come l’acqua incoraggiano solo una maggiore discriminazione contro le donne che combattono quotidianamente contro l’oppressione di vivere sotto i vincoli dello sguardo maschile. Le persone come te sono la ragione per cui viviamo ancora in un mondo diviso dalla paura. Tutti gli esseri umani dovrebbero essere trattati con dignità e rispetto indipendentemente da razza, genere, preferenza sessuale o credo religioso. AMEN”.

Madonna; anche Dua Lipa contro DaBaby: “Sono inorridita”

Dura nei confronti di DaBaby anche Dua Lipa, che ha collaborato con lui nel remix di Levitating.

“Sono inorridita, non lo riconosco davvero come la persona con cui ho lavorato. So che i miei fan sanno dove si trova il mio cuore e che sto al 100% con la comunità LGBTQ. Dobbiamo unirci per combattere lo stigma e l’ignoranza intorno all’HIV/AIDS”.

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