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Jesto, Justin Yamanouchi: le cause della morte del rapper
Anthony Festa 02/08/2025

La morte di Jesto (Justin Yamanouchi) ha sconvolto tutti i fan e i colleghi, il 41enne figlio dell’annunciatrice Rai, Teresa Piazza e del cantante Stefano Rosso era stimatissimo nella scena rap e sono decine gli artisti che in queste ore gli hanno reso omaggio sui social, da Fedez e Fred De Palma a Clementino. Hyst (Taiyo) ha pubblicato un lungo post in cui ha annunciato che l’ultimo saluto a suo fratello avverrà martedì prossimo nella pizza davanti alla chiesa di Santa Maria in Trastevere.
Il quotidiano Il Giornale d’Italia invece poco fa ha fatto sapere che Justin Yamanouchi sarebbe morto a causa di un infarto: “Il cantante avrebbe compiuto 41 anni il prossimo novembre. La causa di morte sarebbe infarto. L’artista ha accusato il malore improvviso mentre si trovava al ristorante“.
Justin Yamanouchi, il ricordo degli amici.
Tra i tanti colleghi che hanno ricordato Jesto c’è anche Rancore, che era uno dei migliori amici del 40enne: “Lui era un fratello per me e in questo momento queste parole sono recipienti piccoli e non ci contengono.
Quello che ha fatto per me lo terrò per sempre nel cuore. Ricordo tutte le parole e tutti i jesti. Ricordo ogni volta che mi ha mostrato un faro quando mi vedeva nell’oscurità e nel delirio. Ricordo le sincronicità e tutte le volte che ci hanno dato indicazioni. E ricordo come insieme anche un aspetto minimo della realtà poteva diventare la chiave dell’universo. A volte la trovava lui la chiave e a volte io. Le condividevamo e le scambiavamo perché si può crescere solo insieme. Spero di aver fatto per lui un centesimo di quello che lui ha fatto per me. Il suo amore per il mondo, la vita, la scrittura, la purezza, la conoscenza, l’arte, il rap… il suo amore e’ ancora qui e spero di riuscire piano piano a imparare e a dare senso a tutto questo. Non lascia un vuoto, al contrario, lascia un mare così grande che farci surf non sarà facile, ma lui è ancora qui e lo sa che impareremo“.
Anche Shade ha scritto un bellissimo post per Justin Yamanouchi: “Era il lontano 2005 ed ero in viaggio verso la Sicilia. Era il primo live che facevo fuori da Torino non lo dimenticherò mai. Dopo ore di treno regionale, a Roma sei salito tu con tuo fratello, io ero già vostro fan ma nascondevo l’emozione di avervi lì nella stessa cuccetta a patire il caldo con me. Abbiamo diviso la stanza, un letto a castello, mangiato caramelle gommose, fatto freestyle e chiacchierato fino a tardi e ho scoperto un ragazzo geniale che ogni tot si isolava per appuntare le sue barre su una moleskine piena di vita. Negli anni abbiamo collaborato e ho imparato molto da te e da tuo fratello Taiyo che mi ha fatto da fratello e spesso anche da padre. Che Dio lo benedica. Qualche mese fa ho avuto l’onore di sentire il tuo prossimo disco in anteprima e di metterci sopra una strofa. Ero così felice per te e per il tuo ritorno. Poi sono stato male e tu sei stato tra i primi a preoccuparti per me e chiedermi cosa avessi. Non so perché qualcuno lassù ti abbia richiamato a se, forse eri davvero troppo geniale per questa terra, ma fa un male cane non saperti più qui. Sono a pezzi amico mio, non riesco a smettere di piangere mi dispiace ma non lo accetto proprio. Non è giusto. Ora e per sempre: È JESTO”.
È facile leggere centinaia di commenti e post di circostanza quando muore un’artista, ma in questo caso è diverso, da Fedez a Shade e Rancore, sono davvero molti i pensieri in cui si legge chiaramente l’immensa stima, il rispetto e anche l’affetto che li legava a Jesto.
Uno dei dischi rap italiani più sottovalutati di sempre..
RIP jesto @JESTOofficial pic.twitter.com/ztPzf9mhjX— Tano (@TLidense) August 1, 2025