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Il lato oscuro dei Me Contro Te, parla Salvo Sottile: “Il sistema che c’è dietro”

Anthony Festa 25/08/2025

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Negli ultimi giorni i Me Contro Te sono tornati nell’occhio del ciclone dopo che hanno annunciato di aver rimandato il loro matrimonio e ad aggiungere benzina sul fuoco è arrivata anche un’indiscrezione di Fan Page, secondo la quale i due youtuber siciliani possiederebbero ben 37 immobili a Milano, per un valore di ben 17 milioni di euro. A parte la classica indignazione popolare dei social, fin qui non c’è nulla di strano, Luì e Sofì si sono guadagnati il loro patrimonio e hanno anche tutto il diritto di decidere quando e come sposarsi, eppure Salvo Sottile ieri ha parlato di un lato oscuro dietro ad alcuni video della coppia.

Salvo Sottile: “Il lato oscuro dei video dei Me Contro Te”.

In un video pubblicato su Instagram, Salvo Sottile ha annunciato di aver fatto una piccola inchiesta sui Me Contro Te e ha espresso delle perplessità in merito ad alcuni contenuti di Luigi Calagna e Sofia Scalia. Secondo il conduttore di far West, non tutti i video pubblicati da Luì e Sofì sarebbero classificati come ‘kids’ (per bambini): “C’è un mondo parallelo che vive accanto a noi, ma che quasi nessuno racconta. È il FarWest digitale dove i nostri figli trascorrono ore, occhi incollati a uno schermo che sembra innocuo: colori accesi, giochi, canzoncine, due ragazzi che sorridono e scherzano ne sono i protagonisti. Due ragazzi siciliani, Sofì e Luì, sono diventati gli idoli indiscussi dei bambini e dell’infanzia italiana. Sono “I Me contro Te”, con 7 milioni di iscritti, film da record, album di platino e merchandising ovunque. Oggi possiedono Un patrimonio che sfiora i 17 milioni di euro. Eppure c’è un lato oscuro: i loro video, pur seguiti quasi solo da bambini, non sempre sono classificati come “kids”. Questo significa pubblicità profilata, abbonamenti, commenti, tutto ciò che dovrebbe essere spento per i più piccoli, ma che rende dieci volte di più. Il problema non sono i loro guadagni, ma un sistema che trasforma l’infanzia nel business più redditizio del web. Su YouTube i loro giochi e canzoncine hanno conquistato milioni di bambini, trasformandosi in prodotti, business. Dai click dei piccoli ai mattoni dei grandi: ricavi investiti in un patrimonio di molti milioni. E a proposito di questo sistema che trasforma l’infanzia in un business, le piattaforme e le autorità chiudono gli occhi. Dal sorriso davanti a una webcam a decine di appartamenti a Milano: la favola digitale dei Me Contro Te e il vuoto normativo che trasforma l’infanzia in un vero mercato“.

I Me Contro Te si rinnovano.

Non è la prima volta che un giornalista si interessa dei Me Contro Te e ne scrive in una newsletter. Lo scorso gennaio Selvaggia Lucarelli in un lungo articolo ha analizzato i nuovi contenuti di Luì e Sofì ed ha anche spiegato perché i video della coppia sono cambiati: “C’è stata una svolta passivo-aggressiva. Il motivo dietro a questo cambiamento? Il fatturato è calato, gli anni sono passati e adesso loro stanno cercando di diventare adulti anche con il loro podcast. Ma cosa ne è venuto fuori? Cliché sull’omosessualità, ostentazione del lusso, frecciatine ai competitor, in pratica ora sembrano i cattivi dei loro film. I Me Contro Te per non scomparire e per fare altri soldi, cambiando target“.

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