Giorgio Mastrota, il bluff del suo esordio: “Raccomandato, ecco da chi”

03 Apr 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Giorgio Mastrota

Giorgio Mastrota questa mattina ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.

“La mia vita è cambiata vincendo il concorso Il più bello d’Italia nel 1988. Ma era tutto pilotato, ero raccomandato. Se scherzo? Tutt’altro. Gianfranco Funari, che era presidente della giuria del concorso che si teneva a Loano, mi chiamò a partecipare con la garanzia che avrei vinto. Il problema è che oltre a me, che ero il raccomandato della parte della giuria che veniva dalla televisione, c’era un altro raccomandato dal mondo del cinema. Si chiamava Gino Caveri, non so che fine abbia fatto. Come ne vennero fuori Moltiplicando i premi. Caveri “il più bello d’Italia”, Mastrota “l’uomo ideale”.

Da lì i fotoromanzi, poi le telenovelas e infine il contratto con Finifest, prima come inviato dei programmi di Patrizia Rossetti e infine come conduttore. E proprio a Finifest (ora Mediaset) ha conosciuto Natalia Estrada, la madre di sua figlia.

“La separazione fu difficile. Piaciuti, voluti, amati, sposati: tutto in una sequenza rapidissima, come una vampata che brucia una cosa dopo l’altra. La fine del matrimonio fu un evento così clamoroso che finì nei titoli del Tg5. Ma fu accelerata anche la sofferenza del post. Sai, quando una cosa la sanno tutti, esci di casa e ti arrivano parole di conforto da chiunque: il passante, l’edicolante, il macellaio. E passa prima”.

Giorgio Mastrota, perché non partecipa ai reality

Da vent’anni, Giorgio Mastrota è il re delle televendite, soprattutto di materassi e pentole. E pare che guadagni così bene che ha pure rifiutato tutti i reality show che gli sono stati proposti. L’Isola dei Famosi (in Rai), La Talpa, La Fattoria e il Grande Fratello Vip.

“Sono l’uomo delle pentole e dei materassi. Ancora oggi, quando entro negli studi di Cologno Monzese per girare una televendita, mi mettono sotto il naso un contrattino in cui c’è scritto “artista”. La cosa mi ha sempre fatto sorridere, perché è la stessa professione che attribuiresti a Picasso o Van Gogh. Diciamo che la dicitura “professionista dello spettacolo”, anche per i contratti, sarebbe più corretta”.

Chi sta meglio di lui?

giorgio mastrota
giorgio mastrota
Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!