Federico Lauri, offese omofobe da una persona conosciuta: “Denunciata”

27 Apr 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Federico Lauri e le offese omofobe

A distanza di una settimana dall’aggressione omofoba su un treno diretto a Napoli, Federico Lauri oggi è stato ospite a Verissimo per raccontare quello che ha subito. L’hairstylist ha spiegato come mai l’omofobo l’ha colpito e quello che è successo su quel vagone. Non solo i pugni e gli schiaffi da un ignorante, Federico Lauri a Verissimo ha anche rivelato di essere stato insultato da una persona che era a lui vicina e che conosciamo tutti.

Federico Lauri: “Mi ha sbattuto al vetro, ho avuto un trauma cranico”.

“Sono stati giorni difficili per me, oltre al dolore fisico, c’è stato quello psicologico. Mi sono sentito così umiliato davanti a tutti e non lo meritavo. Sono partito da Milano per Napoli, ero nel salotto e il treno aveva 90 minuti di ritardo. Io dovevo andare al salone di Napoli, esco dal salotto e chiedo al capotreno informazioni sul ritardo. Mi giro e vedo un mostro che con il cellulare mi riprendeva. Io gli dico ‘puoi evitare di registrarmi?’. Appena io gli dico questo lui mi dice ‘vatte a mette seduto pagliaccio, clown dell’Italia, ti devi vergognare’. Io gli dico ‘ti rendi conto di quello che mi dici?’.

C’era il capotreno e io ho chiesto di chiamare la Polizia. Appena ho detto questo il mostro mi dice ‘vatte a nette seduo fr***o di me**a’.  Io gli ho detto ‘vergognati perché se domani mattina tuo figlio ti dice di essere gay…’. Non ho finito la frase e lui mi ha dato un cazzotto in faccia. Lui mi ha preso con la mano, mi ha sbattuto al vetro.

Io non capivo più nulla, mi usciva il sangue dal naso. La gente era sconvolta. Lui continuava a giustificarsi dicendo che io aggredivo il capotreno e che lui era in soccorso del capotreno. Peccato che il capotreno abbia testimoniato a mio favore. Sono finito all’ospedale, mi hanno fatto diverse tac. Hanno visto che avevo un trauma cranico e mi hanno dato due settimane di prognosi e adesso dovrò fare un’altra tac. Mia mamma piangeva disperata e mio padre voleva venire sul posto”.

L’omofobia da una persona vicina.

“Però ho subito l’omofobia anche da persone vicino a me. Ho sentito queste parole brutte. Una persona che conosciamo tutti. Lì mi ha fatto molto male, io ho denunciato. Ma questa è natura! Se a me piacciono i ragazzi qual è il problema? Perché giudicarmi? Perché dirmi parole così gravi e brutte?”

Chi sarà questa persona “conosciuta” che ha offeso Fashion Style?

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