Ema Stokholma, un hater la chiama usando il maschile e lei risponde per le rime

26 Lug 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Ema Stokholma

I pronomi sono molto importanti e chi appartiene alla comunità LGBT+ ne sa qualcosa. Le donne trans e le lesbiche vanno appellate al femminile, gli uomini trans e i gay al maschile e le persone non binarie possibilmente usando parole neutre. Capita però che gli omofobi sbaglino di proposito il genere per denigrare e ferire l’altra persona. E questo purtroppo succede anche a chi non appartiene alla comunità LGBT+. È il caso di Ema Stokholma che per motivi non ben definiti alcuni la chiamano usando il maschile per cercare di offenderla.

Lo ha fatto notare proprio la speaker radiofonica pubblicando nelle sue storie un insulto ricevuto su Instagram: “Questa/o è da asportargli le corde vocali“. Un’offesa a cui Ema Stokholma ha così risposto:

“Uno dei commenti che leggo più spesso sulla mia persona dopo ‘tatuaggi orrendi’ e ‘voce orrenda’ è questa allusione che voi intendete come offesa: che io sia un uomo. Sappiate che mi offende zero. Da piccola il mio modello di donna era RuPaul! Ridicoli!” – aggiungendo poi su Twitter – “L’offesa meno offesa della storia”.

 

Cosa faccia credere a quegli haters che Ema Stokholma sia “un uomo” non è dato saperlo, quel che è certo è che lei – alla faccia loro – da settembre debutterà su Rai2 col programma Happy Family insieme ai Gemelli di Guidonia.

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